tag:blogger.com,1999:blog-58226086650278692242023-11-16T18:43:29.751+01:00Scritti sparsidiario di un percorso professionaleValentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.comBlogger20125tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-90928055437430340942011-02-02T22:21:00.002+01:002011-02-02T22:26:52.648+01:00Il senso del tennis per l'inglese<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUt3Uyj49mMWxjM7DjdyfabwKkmLEztDp_GcQ2aoSEwbVmnmeaaD2zPvzk4kYRbnRAhxZZe-onh1DVI5THuAKnVEapCZ6d54nJeAFPeNJuhrralSqOMeQMuiols-J3l2b0iRHYbGMvWN4/s1600/DSCF0824.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUt3Uyj49mMWxjM7DjdyfabwKkmLEztDp_GcQ2aoSEwbVmnmeaaD2zPvzk4kYRbnRAhxZZe-onh1DVI5THuAKnVEapCZ6d54nJeAFPeNJuhrralSqOMeQMuiols-J3l2b0iRHYbGMvWN4/s400/DSCF0824.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5569206423652564002" /></a><p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" style="font-size: small; ">Spente le luci dell’O2 Arena di Londra, vi è stato il congedo ufficiale del circuito Atp per questo 2010. Un anno decisamente nel segno di Rafel Nadal, ma che ha confermato anche il ritorno di Roger Federer ed ha dato buoni segnali sul cammino di Andy Murray. Nell’ambito del torneo abbiamo avuto l’occasione di fare quattro chiacchiere con uno dei recenti protagonisti della storia del tennis internazionale, Tim Henman, che da padrone di casa ha fatto il punto sul torneo.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Durante la chiacchierata il tennista inglese ci ha dato anche le sue previsioni per il prossimo anno Atp ed insieme abbiamo fatto il punto sulla situazione inglese, per nulla rosea nell’ambito maschile… una conversazione a 360 gradi.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" ><b>Qual è il risultato di queste prime due edizioni delle Atp Finals a Londra?</b></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Penso sia un evento speciale per il tennis inglese. E’ vero che in estate, durante il torneo di Wimbledon, riceviamo un’attenzione altissima da parte degli appassionati, ma proprio il grande bacino d’utenza che ha questo sport fa si che l’attesa, da un anno all’altro, sia veramente lunga per gli appassionati. Quindi poter organizzare un avvenimento così prestigioso a novembre, e che mette insieme i migliori 8 giocatori del mondo, permette a questo paese di aver il miglior livello di tennis in una cornice speciale come quella dell’O2 Arena. Già lo scorso anno abbiamo assistito ad una settimana di grandissimo sport, con molti giorni sold out e oltre 270mila persone accorse sugli spalti per seguire i match: anche quest’anno la sensazione è molto positiva, ma quello che ci fa più piacere è che avremo l’opportunità di proseguire su questa strada per i prossimi 3 anni. Anche per i giocatori l’effetto è più che positivo, perché grazie al calore del pubblico ogni match ha sempre una marcia in più.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" ><b>E per quanto riguarda i giocatori?</b></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Penso che i veri top player, come Nadal e Federer, Murray e Djokovic, non abbiano mai avuto pensieri sulle loro possibilità di qualificazione, mentre gli altri quattro, Berdych, Soderling, Roddick e Ferrer, abbiamo lottato di più. Credo che per lo spagnolo questo torneo sia uno dei migliori risultati raggiunti in carriera, perché per mantenere costante questo livello di gioco deve lavorare tantissimo. Penso quindi che per lui, ancora più che per gli altri, quello che ha vissuto qui sia stato un momento speciale. Non ci sono wild card o inviti, questo torneo è solo il risultato di un lavoro lungo un anno e qualificarti, se non sei costante nell’arco dell’anno, è impossibile.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" ><b>Secondo te il prossimo anno vedremo emergere qualche nuovo talento nel circuito Atp?</b></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Mi farebbe piacere vedere qualche volto nuovo emergere il prossimo anno, ma ad essere sincero non so se qualcuno potrà davvero fare il salto di qualità. Intanto mi farebbe piacere vedere tornare su alti livello Juan Martin del Potro, perché l’infortunio al polso ha pregiudicato tantissimo la sua annata e il suo livello di gioco, togliendo al pubblico un giovane protagonista. In generale credo che attualmente, essendoci una maggiore cura nella preparazione atletica ed essendo gli stessi giocatori più longevi in campo, penso che dovremo attendere ancora un po’ di tempo per veder emergere vere novità. Se posso segnalare qualcuno, vi dico di tenere sott’occhio il giovane Igor Dimitrov, che riuscì ad arrivare ai quarti al French Open del 2008. Probabilmente gli servirà ancora un po’ di tempo per inserirsi tra i migliori giocatori del mondo, ma non tarderà troppo a ricavarsi un ruolo da protagonista.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" ><b>Il tennis inglese è concentrato quasi esclusivamente intorno alla figura di Andy Murray, ma guardando dietro le quinte qual è la situazione?</b></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Ci sono davvero tanti problemi nel tennis inglese e anche se Andy Murray è davvero un ottimo giocatore dietro di lui, per quanto riguarda l’ambito maschile, c’è il vuoto. Una storia non piacevole quando hai la possibilità di giocare in casa il miglior torneo del mondo. Credo che bisognerebbe gestire meglio gli investimenti, iniziando magari dalla prossima generazione – penso ai ragazzini dai 7 ai 10 anni -, programmando allenamenti specifici sull’erba e dandogli tutto il sostegno possibile, sia per quanto riguarda la preparazione fisica, sia a livello tecnico. Non c’è una formula magica per emergere nel tennis, bisogna lavorare duramente e con dedizione per raggiungere risultati importanti. C’è tanta attenzione per questo sport in questo paese e per questo, avendo le giuste risorse, dobbiamo dare anche dei risultati. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Sul versante femminile invece le cose vanno un pochino meglio. Tra le promesse attualmente abbiamo Laura Robson che sta ottenendo già buoni risultati e che credo in futuro avrà sempre maggiori possibilità d’inserirsi ad alti livelli nel ranking Wta, ma ripeto sul versante maschile la situazione è davvero inconsistente.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" ><b>Pensi possa dipendere da guadagni eccessivi in giovane età?</b></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Si è possibile. A volte capita che sin da giovani si riescano a guadagnare cifre importanti, ma questo dovrebbe essere un fattore positivo e non negativo come purtroppo spesso accade. Il denaro che viene da queste vittorie dovrebbe essere re-investito in possibilità di crescita a livello professionale, cercando di avere al proprio fianco i migliori allenatori e di partecipare al maggior numeri di tornei possibile lungo l’arco dell’anno.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" ><b>Come hai vissuto il tuo ritorno alle competizioni di recente?</b></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >I match all’Albert Hall sono stati i miei primi incontri dopo tre anni e ad essere sincero ero un po’ nervoso al riguardo, ma allo stesso tempo attendevo questo ritorno in campo con voglia e trepidazione, anche se in realtà non sento la mancanza del tennis in sé. Alla fine sono sempre rimasto collegato a questo mondo, presenziando ai tornei dello Slam e anche in altri minori, ma ho speso davvero molto tempo della mia vita vivendo di tennis e adesso sono contento di essere a riposo.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" ><b>Quali sono i piani futuri di Tim Henman?</b></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Ho lavorato qui e lavorerò anche a Wimbledon, commentando i match. Per il resto mi dedicherò al golf, altra grande passione, ma soprattutto cercherò di passare più tempo che posso insieme alla mia famiglia, perché questa per me ora è la cosa più importante della mia vita.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><o:p> </o:p></p>Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-3878752352271298052011-02-02T22:10:00.002+01:002011-02-02T22:17:29.155+01:00Il campione silenzioso<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI3VfvnfTtfq14P8Na2wC7pYLQW9ukYIPg6Tx_ds83cOrrhmlkPjzepr8JJmskmT7InOka1iWmQSY_d3156bnkm3aeYVJsqm9b0ek5bZ0eqMR8gajdia5W5a_vPo8HVv5FExJfm8EBmEI/s1600/Ferrer2.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 235px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI3VfvnfTtfq14P8Na2wC7pYLQW9ukYIPg6Tx_ds83cOrrhmlkPjzepr8JJmskmT7InOka1iWmQSY_d3156bnkm3aeYVJsqm9b0ek5bZ0eqMR8gajdia5W5a_vPo8HVv5FExJfm8EBmEI/s400/Ferrer2.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5569203796751186802" /></a><br /><p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Determinare il concetto di campione non è mai impresa semplice. Se nell’immaginario collettivo volessimo considerare solamente chi per qualità ed esiti riesce a mettere i fila una serie di risultati incredibili con estrema facilità, ci troveremmo di fronte ad una ristretta élite di personaggi e lasceremmo fuori persone che con costanza e fermezza costruiscono giorno dopo giorno importanti realtà.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Il lavoro di un campione silenzioso, com’è David Ferrer, è fatto di precisione e regolarità, perché in qualsiasi attività – e ancora più nel tennis – la differenza la fa la cura nel cercare di migliorare i particolari, tra la gioia della vittoria e la polvere della sconfitta.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Diviso tra scalate e discese nel ranking, l’iberico negli ultimi 5 anni ha costruito una serie di piccoli record che ne rendono la carriera brillante, ma tenuta lontano dai clamori. Basti pensare alla vittoria nell’estate del 2008 sull’erba di Hertogenbosch o ai trofei conquistati in Coppa Davis con la sua nazionale, di cui ha costruito il successo nel 2009.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Sono tanti piccoli cammei quelli che rendono particolare la vita di Ferrer, una storia che nei suoi 28 anni sta scrivendo un’altra pagina importante con la partecipazione inattesa al Masters di fine anno, a tre anni dalla finale storica persa contro Roger Federer a Shanghai e che l’ha trasformato in eroe nella natia Javea, cittadina spagnola nella costa tra Valencia e Alicante.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Alla vigilia di questo appuntamento, abbiamo raggiunto David Ferrer per vivere insieme a lui questo importante ritorno in un palcoscenico amato e che lo stesso giocatore considera un regalo della vita.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><b><span class="Apple-style-span" >Sono stati tre anni intensi per te. Da Shanghai a Londra come hai vissuto questo tempo?<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >E’ stato un periodo intenso per me e pieno di avvenimenti importanti. Ho conquistato due titoli in Davis e nell’ultima edizione siamo arrivati in semifinale. Sono riuscito a portare a casa diversi riconoscimenti nel circuito internazionale ed ora c’è di nuovo il Masters, non posso proprio lamentarmi.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><b><span class="Apple-style-span" >Come hai vissuto questo periodo di cambiamenti tra alti e bassi, hai sentito più spesso il bisogno di recuperare fisicamente o mentalmente?<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Non è mai facile mantenere sempre la stessa condizione fisica e lo stesso livello di gioco. Nell’ultimo periodo ho cercato di concentrarmi di più e di lavorare sul “serve and volley” e credo sia questo che mi ha aiutato a tornare tra i top ten.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><b><span class="Apple-style-span" >Sei professionista dal 2000,com’è cambiato il tennis?<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Man mano che passa il tempo, il tennis si sta caratterizzando sempre più verso un gioco di forza e potenza. Per i più giovani questo è un modello di sviluppo, mentre quelli che frequentano il circuito da più tempo come me devono fare uno sforzo maggiore per adattarsi, dovendo apprendere una nuova metodologia di lavoro.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><o:p><span class="Apple-style-span" > </span></o:p></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><o:p><span class="Apple-style-span" > </span></o:p></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><b><span class="Apple-style-span" >Come ti vedi nella prossima stagione e quali sono i tuoi obiettivi? <o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Ad essere sincero preferisco concentrarmi sul momento che sto vivendo, senza pensare al prossimo anno. Certo mi piacerebbe riuscire a mantenere l’attuale classifica, ma so che sarà un lavoro non semplice ed è per questo che preferisco vivere giorno per giorno intensamente, perché a 28 anni tornare a giocare le Atp Finals è un regalo davvero inaspettato.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><b><span class="Apple-style-span" >C’è uno tra i tornei del circuito Atp che non hai ancora vinto e che ti piacerebbe conquistare?<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Sì, ho ancora un sogno nel cassetto: si tratta del “Godo” di Barcellona. Tra tutti i tornei è quello che mi manca e che vorrei vincere. Sono riuscito ad arrivare in finale, ma sono stato battuto da Nadal.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><b><span class="Apple-style-span" >Pensando al domani, che progetti hai volta terminata la tua carriera agonistica?<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Nessuno in particolare. Mi ritengo un ragazzo fortunato perché il tennis mi ha permesso già di realizzare tanti sogni nella mia vita, anzi mi ha dato molto di più di quelle che erano le mie aspettative. Quindi chiedere altro alla vita sarebbe troppo. Io sono contento così.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><b><span class="Apple-style-span" >Magari qualcosa nel tennis…<o:p></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="Apple-style-span" >Probabilmente rimarrò legato a questo mondo, ma ad oggi non riesco a prefigurarmi nulla. Mi piace la semplicità ed ho voglia di vivere giorno dopo giorno guadagnandomi le opportunità che la vita via via mi offre.</span></p>Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-91763107139252692662010-07-29T00:00:00.000+02:002010-08-27T00:05:56.448+02:00Trionfo all'Auditorium per Ludovico Einaudi e il suo 'Nightbook'<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfPG__SSF138Dgy-2KIWrvhPRPYHeFIKOqyuZy06N-UgKmF-CjJ9viOKjZQ-jvyughXzmL-sxpmuVtkqZVunNc9MSlr8L8T1Ym3o9S-SKszNsfdWmpZwO9jkdce2Ijxm0kTeZ6zL92EXg/s1600/einaudi.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 266px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5509842447381099826" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfPG__SSF138Dgy-2KIWrvhPRPYHeFIKOqyuZy06N-UgKmF-CjJ9viOKjZQ-jvyughXzmL-sxpmuVtkqZVunNc9MSlr8L8T1Ym3o9S-SKszNsfdWmpZwO9jkdce2Ijxm0kTeZ6zL92EXg/s400/einaudi.jpg" /></a><br /><div>Un avvio avvolto dal suono del piano, nel vuoto e nel silenzio. Ludovico Einaudi, accompagnato da cinque musicisti, ha aperto così il suo ultimo appuntamento romano con 'Nightbook', presso la Cavea dell'Auditorium Parco della Musica. Salito sul palco il maestro, che nei prossimi mesi sarà impegnato con il tour tra America e Europa, ha 'incrinato' l'equilibrio iniziale con un andamento ritmico sostenuto e sottolineato da un tamburello, che ha fatto da cornice a basso, viola, violoncello e suoni elettronici. L'atmosfera, resa poi tra il freddo e l'impetuoso con una variabile cromatica dal viola al blu, ha saputo creare un coivolgimento emotivo legato come in un filo continuo proprio dal piano del maestro. Einaudi, come d'abitudine, ha creato ambientazioni sonore cercando di legare per quanto possibile più' brani, come i capitoli di una storia, marchio di ogni sua performance live ancora più vissuto proprio nella creazione dell'ultimo album. Il live e' una sorta di racconto a tinte lievi, fiocchi di neve o gocce di pioggia, in un'alternanza di passioni vicine e lontane. "Siamo molto contenti - ha dichiarato Ludovico Einaudi salutando il pubblico - è la terza volta che portiamo 'Nightbook' all'Auditorium e dopo oltre 80 concerti in giro per il mondo, siamo di nuovo qui". Un tour che è stato, e che continua, ad essere un successo. Probabilmente proprio per la capacità di Einaudi di tradurre musicalmente le sue idee musicali. 'Nightbook' è nato proprio come un percorso dove ogni brano è la sfaccettatura di un prisma, uno sguardo possibile sulle esperienze che appartengono al lato più onirico, più interno di noi stessi, la musica come chiave che apre le porte dei nostri mondi nascosti. A metà serata sono entrati 'nell'aria' il suono della chitarra acustica e dello xilofono: l'atmosfera è mutata in verde e il palco è stato così 'investito' da un vago senso di nostalgia. Le scale del piano hanno creato un vortice di alternanze, che si e' poi trasformato in un crescendo in cui e' tornata di prepotenza l'elettronica. I suoni della notte come un eco profondo del rumore dell'anima, il mutamento ritmico in scena ne e' la naturale trasposizione. Dopo una prima parte corale, Einaudi e' poi rimasto solo in scena e mentre il verde e' tornato blu, l'atmosfera ha ritrovato il suo lato algido, stemperato successivamente dal 'sottofondo' elettronico. L'arancio e il ritmo impetuoso che hanno segnato il ritorno in scena dei musicisti, ha creato nell'insieme una sorta di alienazione nel tempo battuto, una scena perfetta a cui anche il rombo dell'aereo sullo sfondo e' parso più un effetto voluto che un disturbo da sfuggire. L'acclamazione finale, sottolineata da una serie di standing ovation, è stata la perfetta sintesi dell'emozione che Einaudi ancora una volta ha saputo regalare al suo pubblico. Una platea non omogenea, ma proprio per questo ancora più bella, a cui il maestro ha dedicato nel finale 'Le Onde', brano che ha accompagnato delicatamente i sogni di una notte (di mezza estate) romana. </div>Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-15485844254725666902010-05-26T23:42:00.003+02:002010-05-26T23:51:30.240+02:00Tra buio e pioggia, a domani<p></p><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx2vxm_fARtIszaAKgBBjL-LMf33lfsLd8akcjXZxmw2aI5kCHBGjhjRSKYWdK-PqDOEGnJP4XGiOU_9WkwwUQTL6ksLWHUPm6WUDKmJfRyuORIBMd_8IFe0VkLVlwOv_4j_c3LVwDRig/s1600/AndyMurray_GrandSlam_26Maggio_470.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 255px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx2vxm_fARtIszaAKgBBjL-LMf33lfsLd8akcjXZxmw2aI5kCHBGjhjRSKYWdK-PqDOEGnJP4XGiOU_9WkwwUQTL6ksLWHUPm6WUDKmJfRyuORIBMd_8IFe0VkLVlwOv_4j_c3LVwDRig/s400/AndyMurray_GrandSlam_26Maggio_470.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475698332478993890" /></a><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'Lucida Grande', Verdana, Arial, sans-serif;font-size:7;color:#23530F;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 58px; line-height: 63px;"><b><i><span class="Apple-style-span" style="font-family:Georgia, serif;font-size:130%;color:#000000;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Grande', Verdana, Arial, sans-serif; font-size: 12px; color: rgb(51, 51, 51); "><div class="summary" style="padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 10px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; font-size: 1.2em; font-weight: bold; color: rgb(35, 83, 15); line-height: 1.1em; font-style: italic; text-align: justify; "><p style="padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 10px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; ">Secondo turno a metà per Murray, Baghdatis e Isner, fermati dal meteo e dal sopraggiungere della notte. Fuori la testa di serie Garcia-Lopez, mentre accedono al terzo turno senza problemi Wawrinka e Berdych</p></div><div class="entry" style="padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; text-align: justify; "><p style="padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 10px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><b>Parigi</b> (Francia) – Prima la pioggia, poi il sopraggiungere dell’oscurità hanno impedito il completamento dell’ordine di gioco odierno sui campi parigini del Roland Garros. In particolare poi l’allungamento su tre set del match tra la tedesca Andrea Petkovic e la russa Svetlana Kutzetsova non ha permesso allo scozzese Andy Murray di terminare l’incontro contro l’argentino Juan Ignacio Chela, sospeso sul 6-2 3-3 per mancanza di luce. Nel primo set tuttavia Murray non ha avuto difficoltà a imporre il suo gioco, convertendo anche due palle break, mentre il secondo è apparso più equilibrato, con un doppio fallo per parte. Chela, nonostante abbia avuto ben tre palle break, ne è riuscito a trasformare solamente una, mentre il numero 4 del tabellone non si è lasciato scappare l’unica opportunità concessa. I due termineranno il match domani sul campo 1 non prima delle 12.30.<br /><strong style="padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><br />Andamento incerto. </strong>Sospeso anche l’incontro tra il cipriota Marcos Baghdatis, testa di serie numero 25, e lo spagnolo Marcel Granollers sul 6-4, 1-6, 7-5, in corso sul campo numero 3. I due si ritroveranno faccia a faccia domani, sullo stesso campo, come secondo incontro della giornata. Anche lo svizzero Marco Chiudinelli e l’americano John Isner, testa di serie numero 17, hanno dovuto fermare il loro confronto che riprenderà domani in mattinata sul campo 6. I due hanno riposto le racchette sul 7-6 (3) e 5 pari al secondo set, in vantaggio lo svizzero, nonostante i 15 ace messi a segno dal giocatore d’oltreoceano in meno di un’ora e mezzo di gioco.<br /><strong style="padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><br />Gli incontri conclusi.</strong> Sono bastate poco più di due ore al ceco Thomas Berdych per avere ragione della wild card francese Edouard Roger-Vasselin. I due, per la prima volta avversari in campo, hanno utilizzato il primo set per studiarsi ed il gioco si è allungato fino a chiudersi poi sul 7-5. Berdych, prese poi le misure, ha portato a casa in scioltezza il secondo e il terzo set con il punteggio di 6-1, 6-4. Compito semplice anche per lo svizzero Stanislas Wawrinka che in appena un’ora e quarantasei minuti di gioco ha chiuso l’incontro contro il tedesco Andreas Beck. Risultato finale 6-1 6-4 6-4, score che è stato agevolato anche dai 14 ace messi a segno dall’elvetico, contro i 3 del tedesco.<br /><strong style="padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; "><br />I primi a chiudere i giochi. </strong>Negli altri incontri della giornata la testa di serie numero 32 del torneo, lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez, è stato battuto dall’olandese Thiemo De Bakker in quattro set con il punteggio di 6-3 3-6 7-6 (5) 7-5, mentre il tedesco Julian Reister, che si troverà ad affrontare il francese Jo-Wilfried Tsonga al terzo turno, ha avuto la meglio sul belga Olivier Rochus lasciando sul tabellone il risultato di 6-2 6-2 7-6(5).</p></div></span></span></span></i></b></span></span></div>Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-16643139094421693812010-05-25T23:05:00.005+02:002011-01-11T20:11:00.144+01:00Rafa facile, ma non semplice<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgisSdB0ad5DKEQglwNrgTLAIMjLGtoVDWWWCKf2fMBgZaVrnY-822PDZXejlNDgjZ2eJSp_9VVeeRUNXhh3nLXHfayuVcHzuu6ors6Gjz91Dyyfh0uBMXsnUwwVM1Q3iIfl2I_V-6Lqls/s1600/nadal_grandslam_25maggio2010_470.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 255px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5475317302291256066" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgisSdB0ad5DKEQglwNrgTLAIMjLGtoVDWWWCKf2fMBgZaVrnY-822PDZXejlNDgjZ2eJSp_9VVeeRUNXhh3nLXHfayuVcHzuu6ors6Gjz91Dyyfh0uBMXsnUwwVM1Q3iIfl2I_V-6Lqls/s400/nadal_grandslam_25maggio2010_470.jpg" /></a><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify"><b>Parigi</b> (Francia) – Un avvio meno agevole del previsto per lo spagnolo Rafael Nadal che, contro la wild card francese Gianni Mina sul Suzanne Lenglen, soffre un po’ a dispetto del risultato finale. Si tratta del primo confronto tra il maiorchino e il giovane francese che, senza riverenze, ha affrontato a viso aperto il numero 2 del seeding. Due ore e mezza di gioco e un triplo 6-2 i numeri sul tabellone finale, per una partita che ha visto molti game giocarsi ai vantaggi.</div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><br /></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><b>Avvio in scioltezza.</b> Nadal va subito in vantaggio di un break, approfittando della probabile tensione dell’avversario. La situazione cambia nel secondo gioco, più combattuto, in cui il francese tenta di opporre una certa resistenza agli attacchi del maiorchino, senza però riuscire a ristabilire la parità. Solo nel terzo il giovane Mina, numero 665 del ranking, riesce a prendere le misure e a imporre il proprio gioco di rovescio fino a portare a casa il primo punto della sua partita.</div><div style="TEXT-ALIGN: justify">Si tratta però di un momento d’illusione, poiché lo spagnolo prende poi il largo imponendo il suo ritmo fino a portarsi in vantaggio per 4-1. Mina non molla, ma in campo la differenza nella forza e nella resistenza è ben visibile. Il francese lotta su ogni palla, cercando di rompere il gioco dello spagnolo, conquista il 5-2 ma deve poi arrendersi alla superiorità dell’avversario.</div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><br /></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><b>Tenuta.</b> Forte probabilmente degli ultimi scambi il francese apre il secondo set facendo suo il primo punto. Nadal fatica un po’ a rientrare, ma palla dopo palla prima pareggia i conti e porta a casa anche il primo break del secondo game che gli spiana la via nella seconda frazione fino al 5-1. Mina riesce poi a mantenere il servizio sul 5-2, ma nonostante una bella resistenza anche il secondo gioco si chiude sul 6-2.</div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><br /></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><b>Un film già visto.</b> Copione simile nel terzo set, anche se inizialmente il confronto sembra più equilibrato. Il francese tenta di non perdere il filo del gioco fino al 3-2 per lo spagnolo, quando deve chiamare in campo il fisioterapista per un problema alla schiena. Tornati in campo il resto dei giochi sono una pura formalità, e agevolmente Nadal chiude il match portando a casa il terzo 6-2 che gli consegna le chiavi del secondo turno.</div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><br /></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><b>Sul limite.</b> Sul Philippe Chatrier l’ultimo incontro della giornata ha visto opposti l’australiano Leyton Hewitt, che si è guadagnato l’accesso al secondo turno, e il francese Jeremy Chardy. Partita in tre set un po’ nervosa, ma sostenuta da un tifo ‘caloroso’ sugli spalti. Primo set combattuto con un solo break portato a casa dall’australiano, un doppio fallo a testa, due ace per Hewitt e tre per Chardy. Il secondo set invece, chiuso sul punteggio di 6-0, è stato un monologo dell’australiano che ha fatto sue tre palle break su quattro. Infine, nel terzo parziale finito sul limite della pioggia, l’aussie ha faticato di più, ma si è imposto con lo score di 6-4.</div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><br /></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><b>Tre set per tutti, o quasi.</b> Nelle altre partite del primo turno vittorie facili per gli spagnoli sui campi 1 e 2: Juan Carlos Ferrero s’impone sull’uruguaiano Pablo Cuevas per 6-4,6-3,6-1; mentre David Ferrer passa il turno agevolmente con il risultato di 6-1,6-3,6-1 sul francese David Guez. Il tedesco Philipp Kohlschreiber vince sullo slovacco Karol Beck 7-6 (7), 6-1, 6-1, mentre lo sloveno Blaz Kavcic passa il turno, complice il ritiro dell’argentino Eduardo Schwank, con il punteggio di 6-3, 3-6, 7-5, 4-0 rit. Lo spagnolo Pere batte invece il francese Marc Gicquel in quattro set con il risultato di 6-3, 6-2, 7-6 (5), mentre l’uzbeko Denis Istomin porta a casa la partita battendo il tedesco Benjamin Becker per 7-5, 7-5, 6-3.</div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><br /></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><b>Cinque lunghi set. </b>Mezza maratona tra l’argentino Horacio Zeballos e l’austriaco Martin Fischer: il primo stacca il biglietto per il secondo turno con il punteggio di 7-6 (6), 6-7 (8), 1-6, 6-4, 8-6.</div>Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-78086312540123169712009-07-28T11:59:00.002+02:002009-07-28T12:13:05.439+02:00Tesi - Indonesia tra fermenti politici e disastri naturali<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dx13A9GLp9dsOqx9W15ddJjEtkMdc8m7aQn9bmGrO_73HRfQaK9x_N_-76YsM2IKUq7FgZnttoorCFofHxp' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe>Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-11952325366021144462009-04-19T20:00:00.001+02:002009-05-27T16:52:16.362+02:00Sad Lovers and Giants. Niente etichette, solo emozioni<span class="Apple-style-span" style="color: rgb(51, 51, 51); line-height: 20px; font-family:Verdana;font-size:12px;"><h3 class="entrytitle" id="post-5452" style="font-size: 150%; font-weight: normal; line-height: 100%; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 3px; padding-left: 0px; text-align: left; display: block; border-bottom-width: 1px; border-bottom-style: solid; border-bottom-color: rgb(209, 209, 209); font-family: Helvetica, sans-serif; "><br /></h3><div class="entrybody" style=" margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-bottom: 10px; font-family:Verdana, Helvetica, sans-serif;"><p style=" margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 15px; font-family:Verdana, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; "><img border="1" vspace="1" align="left" width="128" src="http://www.chronica.it/public/uploads/2009/04/slg1.thumbnail.jpg" hspace="1" alt="slg1.jpg" height="85" style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; float: left; margin-top: 2px; margin-right: 4px; margin-bottom: 2px; margin-left: 0px; " />ROMA</span> - Un’attesa che non è stata tradita, perché fatta non di parole ma di emozioni. Questo il tratto distintivo dei Sad Lovers and Giants, gruppo post punk inglese che ha registrato il tutto esaurito lo scorso venerdì sul palco del nuovo <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Black Out Rock Club </span>di Roma. <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Garce Allard</span> (Voce), <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Tony McGuinness</span> (Chitarra), <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Cliff Silver</span> (Basso) e <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Nigel Pollard</span> (Batteria e Percussioni), accompagnati alle tastiere da <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Marco Mullner</span>, hanno saputo ancora una volta creare <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">un’atmosfera magica</span> ripercorrendo, in quasi due ore di concerto, molti dei brani che li hanno consacrati tra le<span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; "> pietre miliari</span> del genere. Persone che, al di là del lungo percorso fatto fin qui, hanno ancora voglia di <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">mettersi in gioco</span> e raccontare quell’universo parallelo che muove parole e note.<span id="more-5452" style=" margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-family:Verdana, Helvetica, sans-serif;"></span></p><p style=" margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 15px; font-family:Verdana, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; ">Voi definite la vostra musica come un’esperienza che suona le corde profonde dell’immaginazione, ma è possibile oggi “lavorare” ancora in questa direzione in un mondo senza sogni?</span></span></p><p style=" margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 15px; font-family:Verdana, Helvetica, sans-serif;">“<span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; ">Non è vero che siamo in un mondo senza sogni - </span>ha esordito <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Garçe</span><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "> - perché quando entri in contatto con la tua musica preferita questa ti aiuta a <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">s</span><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">ciogliere le tensioni</span> e a vivere al meglio le tue emozioni. La <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">musica</span> è un fattore molto importante per la gente, gli <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">permette di andare</span> lontano con l’immaginazione e di sognare in un’età in cui è difficile farlo, nonostante sia fondamentale”. </span>A lui ha fatto poi eco <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Tony</span> aggiungendo<span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; ">: “Credo che siamo in un’età senza più <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><img border="1" vspace="1" align="left" width="448" src="http://www.chronica.it/public/uploads/2009/04/slg2.jpg" hspace="1" alt="slg2.jpg" height="298" style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; float: left; margin-top: 2px; margin-right: 4px; margin-bottom: 2px; margin-left: 0px; " />“<em style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; ">sog</em><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; ">ni” soprattutto per <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">la natura e l’invasività dei media</span>; ci sono così tanti canali televisivi e così tanti giornali e siti internet che cercano di vendere sogni o almeno l’idea della forma che dovrebbero avere… la felicità sembra passare solo dalle cose materiali… quali una liposuzione, un seno nuovo… ti dicono che potrai essere felice solo se avrai questo tipo di sogni. Il<span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">bello della musica </span>invece<span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; "> è che fuori da</span>tutto<span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; "> questo</span>: dal modo in cui succedono le cose, dai soldi. Sembra invece che sia un canale molto importante per le persone, perché le aiuta a <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">definire la propria identità,</span> a tessere legami profondi basati su una <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">certa complicità</span> e in un modo comune di vedere le cose. Intraprendere una <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">carriera musicale per fare soldi</span> non è il metodo migliore di guadagnare, molti <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">lo fanno rubando</span> senza rispetto. La musica è fuori da questo ragionamento, è il modo più profondo di creare rapporti tra le persone e dare loro sogni e una realtà diversa, arricchita rispetto alle sole cose materiali”.</span></span></span></span></span></p><p style=" margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 15px; font-family:Verdana, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Cosa pensate dell’attuale scena del gothic rock?</span></span></span></span></span></span></p><p style=" margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 15px; font-family:Verdana, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; ">“Ci sono molte band etichettate come gotiche - ha proseguito <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Garçe</span> - . A me in particolare piacciono i <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Siouxie and the Banshees </span>e i<span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; "> The Mission</span> e tutte quelle che in genere hanno un <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">s</span></span><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">ound rarefatto, atmosferico </span>e un<span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; "> po’ dark</span></span><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; ">. Credo che i <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Sister of Mercy</span> siano stati una grande band, oggi i giovani li definiscono gothic, ma secondo me loro sono stati solo un ottimo gruppo con alle spalle una forte tradizione gotica ereditata dalla letteratura e dalla poesia inglese. La musica, per come la interpretiamo noi <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Sad Lovers and Giants</span>, ha sempre toccato le corde <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">dark ethereal</span>, cose emozionali. Credo però che la gente pensi che <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">le emozioni</span> facciano parte solo del mondo dark, ma è una visione errata… la nostra musica fa parte di quel mondo dove ognuno è a contatto con <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">le proprie sensazioni</span> e non credo sia giusto dargli delle <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">etichette</span>, non lo capisco anche se poi anche noi ci siamo un po’ dentro”.</span></span></span></span></span></p><p style=" margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 15px; font-family:Verdana, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Una lunga storia dal 1982, 27 anni in cui sono successe molte cose… quali sono i piani per il futuro?</span></span></span></span></span></span></p><p style=" margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 15px; font-family:Verdana, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; ">“Sarebbe una bugia dire che non stiamo scrivendo cose nuove ma lo stiamo facendo con molta calma, non abbiamo l’esigenza di correre verso qualcosa di nuovo. Vedremo come<img border="1" vspace="1" align="left" width="448" src="http://www.chronica.it/public/uploads/2009/04/slg3.jpg" hspace="1" alt="slg3.jpg" height="298" style="font-family: Verdana, Helvetica, sans-serif; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; float: left; margin-top: 2px; margin-right: 4px; margin-bottom: 2px; margin-left: 0px; " /> andranno le cose anche perché comunque la <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Cherry Red</span>(la loro etichetta discografica, n.d.r.) ha appena ristampato il nostro primo disco “<span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">Epic music garden</span>” e presto questo avverrà anche per il nostro secondo lavoro. Vedremo come andrà e decideremo meglio il nostro futuro. Noi <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">amiamo scrivere canzoni</span>, è qualcosa che ci viene naturale… lo vedi anche dal fatto che oggi siamo qui. Questo viaggio ci ha fatto venire in mente cose nuove che poi dovremo mettere insieme. Al nostro ritmo però potremmo avere anche <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">75 anni</span> prima che un nuovo singolo veda la luce. E’ tutto molto strano, molte persone che ci ascoltano neanche erano nate quando noi abbiamo iniziato e far girare la musica in un certo modo dopo <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">27 anni di carriera</span> non è semplice: tutto questo fa parte di noi, ma appunto è solo una parte. <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">I tempi sono cambiati</span>, non c’è più quel marchio ma la gente vorrebbe sentire sempre lo stesso sound, quello degli anni ‘80. Per noi la musica non è più quella, è andata avanti ed è anche questo che ci ha permesso di avere una certa longevità… per noi è la chiave segreta del nostro successo e vogliamo proseguire su questa strada”.</span></span></span></span></span></p><p style=" margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 15px; font-family:Verdana, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">C’è qualcosa in particolare che potrà ispirare i vostri prossimi lavori?</span></span></span></span></span></span></p><p style=" margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 15px; font-family:Verdana, Helvetica, sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: normal; "><span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-style: italic; ">“Siamo in un momento delicato con la <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">crisi finanziaria</span>, il <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">cambiamento climatico</span> e c’è chi sta cercando di prendere le fila di questa situazione. Qualsiasi siano gli sviluppi io voglio sapere come andranno le cose e non voglio che qualcuno sottovaluti qualcosa. Penso che tutto questo sarà fonte d’ispirazione per noi in qualche modo, come altre situazioni problematiche in passato, che ci hanno portato a confrontarci con <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">temi difficili</span>, a volte ancora d’attualità. E’ un lavoro prezioso per noi e per chi ci seguirà. C’è <span class="Apple-style-span" style="margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; font-weight: bold; ">gente disposta ancora ad ascoltare</span> e questa per noi è la cosa più importante</span>“.</span></span></span></span></p></div></span>Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-69710246498934877022008-11-21T17:18:00.004+01:002008-11-21T17:52:51.779+01:00Ultimo atto per i La Crus sul palco dell’Auditorium a Roma<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSvJuqMF9BrE2nJTPHku9XnyhxqrlK9pt6ClP4P-gdqXoGiGxgs6CyZ1cu4oGD3YJKcy2tDsp7R9c59g0S3YcYfSDkVkDzSkYny0OeFwzTgfRunDCku1eqkobC57xRvsSGpU0hTIUGIEA/s1600-h/la_crus_2.jpg"><strong><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5271149778597426802" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 267px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSvJuqMF9BrE2nJTPHku9XnyhxqrlK9pt6ClP4P-gdqXoGiGxgs6CyZ1cu4oGD3YJKcy2tDsp7R9c59g0S3YcYfSDkVkDzSkYny0OeFwzTgfRunDCku1eqkobC57xRvsSGpU0hTIUGIEA/s400/la_crus_2.jpg" border="0" /></strong></a><strong>ROMA</strong> - Le parole più belle di una storia sono quelle che ne narrano l’epilogo, perché racchiudono in sé l’essenza e la profondità di ciò che è stato raccontato. Sono passati tredici anni dal loro primo disco e i La Crus, con il tour che ha preso il via lo scorso venerdì da Chiasso, raggiungeranno martedì 18 novembre l’Auditorium Parco della Musica di Roma, per suonare ancora una volta l’ensemble del loro viaggio che li ha portati a scalare e a sorprendere il panorama discografico italiano. “E’ un periodo di emozioni fortissime – ha dichiarato Mauro “Joe” Giovanardi, cantante del gruppo – con tutte gli attestati di stima che stiamo ricevendo dal pubblico. Già durante la parte estiva del tour, organizzato per il nostro ultimo album uscito [1] <a href="http://www.chronica.it/2008/02/23/il-dolce-tramonto-dei-la-crus/" rel="external">lo scorso febbraio</a>, abbiamo avuto un riscontro altissimo e in molti ci hanno chiesto di non mettere la parola fine al nostro progetto. C’è chi addirittura ha aperto space su Internet ed è una che ci riempie di orgoglio, tuttavia la nostra decisione è irreversibile, è una questione di onestà intellettuale. E’ un momento, seppur triste per certi versi, molto bello e denso dall’altro, siamo consapevoli di ciò che è stato, senza rimpianti”.<br />Cos’è cambiato negli ultimi tempi?“Io e Cesare stiamo lavorando con molta più tranquillità. Prima c’era una certa ansia da prestazione perché ogni lavoro partiva da zero, non in sala, ma con dei suoni da elaborare per poi comporre. Era come scalare una montagna e le aspettative, specie dopo il primo lavoro, erano sempre altissime. Nell’ultima raccolta, oltre ai brani live, abbiamo messo tre inediti anche se, solo nel mese di gennaio eravamo riusciti a tirare fuori ben dieci brani e la selezione è stata durissima”.<br />Quali le novità e le emozioni di questo ultimo tour?“Mi sto divertendo come mai da tempo. Già nella parte estiva abbiamo “testato” cose che proporremo nella parte invernale. Collaborazioni con i Marlene Kuntz, con Syria, di cui Cesare ha prodotto l’ultimo album, e molti altri. A Roma saranno presenti con noi anche Carmen Consoli, Riccardo Sinigallia, Pino Marino ed altri ancora”.<br />Cercando di analizzare i “La Crus” ci si imbatte in un insieme di elementi trasversali, perché la musica del gruppo ha sempre scavalcato le barriere del pentagramma per iscriversi in un progetto che comprendesse altre forme d’arte, tenendo però sempre d’occhio la realtà del mondo in trasformazione. Un mondo che a livello musicale negli anni è mutato profondamente, cambiando pubblici e modalità di fruizione. “Stiamo attraversando un momento delicato – ha proseguito Giovanardi - Internet non ha semplicemente tagliato gli introiti dell’industria discografica, ma ha cambiato l’approccio mentale delle nuove generazioni con la musica. Una volta quando entravi in un negozio c’era in ballo il senso della scelta. Partivi da un’ampia rosa di nomi per giungere a quei due o tre titoli che poi portavi a casa, grazie alle piccole somme che avevi messo da parte. In un certo senso la musica “te la sudavi”. Oggi invece i giovani avendo tutto a disposizione non hanno neanche il tempo di appassionarsi a quello che stanno ascoltando, perché presto passeranno al brano successivo”.<br />Forse quello che manca è un certo contenuto, una profondità in ciò che viene offerto al pubblico. Spesso di tratta di musica e di parole dal facile effetto, ma senza un l’adeguata attenzione al comunicativo/compositivo… si sente la mancanza di un lavoro alla base, per esempio partendo dal testo…“Per noi la scrittura è stata sempre fondamentale - ha concluso Joe -. La base necessaria per ricreare quell’immaginario ideale che volevamo far convivere: ovvero il nostro background musicale, che va dai Sex Pistols ai Joy Division e ai più recenti Massive Attack , alla musica d’autore italiana che ha saputo raccogliere nomi illustri nella sua lunga storia”.Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-64473463440005171002008-09-20T16:27:00.007+02:002008-09-21T18:58:24.860+02:00Bayliss, Mondiale e addio: Non posso vincere per sempre<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQKNnHq5bKM0PuhTe2REJ3B_8blzbi4J3X4q3fOAsMNC4bjr1DmpZdnhImLajrnRB9Ec0P8I3n_5Dxwxc5qVSeZANCYOGOj6o8aOZcxFtxWiK15xvvzm9UZRNXS0cxbkblwXIAsdfT9K0/s1600-h/Bayliss.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQKNnHq5bKM0PuhTe2REJ3B_8blzbi4J3X4q3fOAsMNC4bjr1DmpZdnhImLajrnRB9Ec0P8I3n_5Dxwxc5qVSeZANCYOGOj6o8aOZcxFtxWiK15xvvzm9UZRNXS0cxbkblwXIAsdfT9K0/s400/Bayliss.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5248110621901900514" /></a><br /><br />Roma, 20 set. (Apcom) - Sorride Troy Bayliss. Il campione della Ducati Xerox, alla vigilia di quello che potrebbe essere il suo terzo successo nel Mondiale Superbike, racconta ad Apcom sensazioni ed emozioni del week end alle porte, scorrendo però anche momenti significativi della sua carriera, giunta quasi alla bandiera a scacchi. "Potrebbe essere un week end davvero speciale. - ha esordito Bayliss - Quello di cui sono sicuro ora è che sarà comunque un week end difficile qui a Vallelunga. E' vero ho 101 punti di vantaggio, realmente un gran margine per vincere qui il Mondiale. Sarebbe fantastico per me e per tutti i miei tifosi trionfare qui, ma bisogna vedere come andranno le cose. Ho davvero un ottimo ricordo dello scorso anno, mi trovo bene su questa pista, ma ad esempio oggi (ieri ndr) è piovuto, ed è strano per l'Italia, sembra di essere in Inghilterra".<br /><br /><br />"Spero che le condizioni meteo nei prossimi due giorni siano migliori e di riuscire portare a casa più punti rispetto a Max Neukirchner e Troy Corser per avvantaggiarmi nella corsa al titolo". Analizzando la sua esperienza nel mondo a due ruote ha spiegato: "Onestamente non credo siano cambiate molto le cose in questi anni. Ci sono sempre stati ragazzi veloci, che hanno passato molto tempo in pista ed io mi sento uno di questi. Sono qui da tanti anni e l'unica cosa che mi potrebbe fermare è un incidente, perché amo questo sport. Questo è uno dei motivi per cui alla fine dell'anno metterò la parola fine alle competizioni.<br />Mancano tre gare alla fine di una splendida carriera - ha aggiunto Bayliss - e non potrò vincere per sempre. Penso che sia la decisione migliore quella di mettere un punto ora che comunque sono al massimo".<br />E riguardo le nuove leve, Troy Bayliss ha spiegato: "Ci sono sempre piloti veloci, ma il problema è prendere il giovane migliore. Alla fine sono due i posti a disposizione in un team e le squadre devono essere al top. Ogni anno i team fanno molta attenzione ai piloti da prendere in considerazione perché attualmente sono in molti e non è facile scegliere e capire chi tra questi ha un valore aggiunto, quale possa essere il migliore. Inoltre ora ci sono differenti campionati in Europa, in Italia, in Spagna, come ad esempio la Red Bull Cup, e i giovani piloti iniziano presto a gareggiare ad alti livelli anche se forse non hanno l'esperienza adeguata.<br />L'apprendimento è una strada lunga. Al mio posto arriverà "Nory Haga", anche se secondo me loro dovrebbero prendere un pilota giovane in squadra. Hanno però bisogno di risultati garantiti perché c'è uno sponsor che paga e così è difficile puntare su un ragazzo nuovo. L'unica possibilità è riuscire a scovare qualcuno veramente bravo e pronto a dare battaglia".<br /><br /><br /><br />Gettando uno sguardo indietro, l'australiano si è lasciato andare all'amarcord con un pizzico di nostalgia, anche se la sensazione predominante è la certezza di aver scritto pagine importanti nella storia di questo sport. "Tanti sono i ricordi piacevoli nella mia carriera, perché è stata straordinaria. Certamente fatta di alti e bassi, ma sicuramente gli eventi positivi sono la maggior parte: due mondiali Superbike, il titolo Britannico Superbike e le tantissime gare disputate nel corso degli anni. E' difficile scegliere un momento tra questi perché quelli importanti sono davvero tanti". Tra i compagni di squadra dell'australiano Ruben Xaus e Ben Bostrom sono quelli che "hanno lasciato il segno" negli anni: "Nel corso degli anni ho condiviso i box con diverse persone, all`inizio c`era Ruben (Xaus), poi Neil Hodgson, Ben Bostrom, Michel, Lorenzo, davvero tanti".<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTh3WXFJ4WagE_yaJJqrAnheUrMmGghfpWTFNrjTqKDNCKN4BU70N09V1fmhUzdeiZa7zl6FMlEjnG2TFhO7Z4s-IvwHNV_DH2EgetrelGMWGoc1zFLdj1xHgrgmVietas2VT-FCuju58/s1600-h/Bayliss2.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTh3WXFJ4WagE_yaJJqrAnheUrMmGghfpWTFNrjTqKDNCKN4BU70N09V1fmhUzdeiZa7zl6FMlEjnG2TFhO7Z4s-IvwHNV_DH2EgetrelGMWGoc1zFLdj1xHgrgmVietas2VT-FCuju58/s400/Bayliss2.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5248111289394859362" /></a><br /><br />"Penso che il miglior gruppo sia stato quello della stagione 2001-2002, quando ero in squadra con Ben e Ruben, perché ero un po' come un padre per quei due. Io ero un po' più giovane rispetto ad ora, ma loro erano proprio dei ragazzi: erano nuovi dell'ambiente, erano veloci, erano dei "folli". A volte li richiamavo alla calma, ma erano come dei tornado: completamente folli per le ragazze e naturalmente le ragazze per loro. E' stato divertente all'epoca, quei due li ho visti crescere ed ora è bello ricordarlo insieme".<br />E sulla possibilità di un futuro a quattro ruote, dopo l'esempio di Michael Schumacher in Superbike ha detto:"Non conosco personalmente Michael, ma è veramente un grande campione e trovo sia strano che si sia appassionato così tanto alle moto ora e non credo io sia l'unico a pensarlo. Adoro le auto e probabilmente farò qualche gara in futuro, ma rimarrò in qualche modo legato alla Ducati come testimonial del marchio e se ritornerò in sella non sarà per dei test speciali, ma per correre ancora e provare di nuovo l'adrenalina, sentire il sangue scorrere nelle vene. Nulla di speciale ovvio, solo per rilassarmi un po'".<br /><br /><br />Con il traguardo in vista Bayliss non fa programmi per il futuro. Ora quello che conta è concentrarsi sulla strada, ancora incerta, per il terzo sigillo, anche se i suoi motori probabilmente non si spegneranno: "Sono un po' triste perché mancano solo tre gare alla fine di tutto questo e terminato il campionato la mia vita non sarà più la stessa. La mia carriera professionistica in questo ambito ha avuto inizio nel 1998, è passato davvero tanto tempo. Ho alcune idee in testa, ma non ne parlerò finché non avrò chiuso definitivamente questo capitolo"Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-58160028972702343142008-07-19T22:24:00.001+02:002008-11-01T22:30:48.332+01:00Pallanuoto, l’appuntamento declinato di Postiglione<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI1pNA65A1YH02bTtTVz2CrWHH48qQSVIfsJ-W9iG5sYjPB8pgnXbpk84xf_qXZjTw1gs566MwUYOIEDnATdQbwrMIVDF7HEkQ7eWN8ZMbOOy1j5s3MqPxv0AzQJ7X2pJf4Lsbacs19cU/s1600-h/postiglione.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5263803955544316802" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 282px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjI1pNA65A1YH02bTtTVz2CrWHH48qQSVIfsJ-W9iG5sYjPB8pgnXbpk84xf_qXZjTw1gs566MwUYOIEDnATdQbwrMIVDF7HEkQ7eWN8ZMbOOy1j5s3MqPxv0AzQJ7X2pJf4Lsbacs19cU/s400/postiglione.jpg" border="0" /></a><br /><div>Quattrocentonove sono le volte che Francesco Postiglione è sceso in acqua indossando la calottina della Nazionale di pallanuoto. Nel suo palmares vi sono un oro (1995) , un argento (2001) e un bronzo (1999), collezionati ai campionati Europei, un bronzo olimpico ad Atlanta nel 1996. Mentre a livello di club annovera tre coppe campioni, una coppa delle coppe e tre scudetti. Tra i più noti giocatori del panorama pallanotistico italiano, amante dello sport e dell’acqua, a Pechino avrebbe affrontato la sua quinta Olimpiade in carriera (anche se a Barcellona nel 1992 aveva preso parte alla competizione partecipando ai 200 rana e stabilendo il record italiano in vasca). Avrebbe perché ora, a 36 anni, il difensore del Posillipo ha dovuto mettere un punto alla sua carriera, in seguito ad un intervento al cuore che l’ha portato ad appendere definitivamente la calottina numero 2, per vestire semplicemente gli abiti da avvocato. Nato e cresciuto a Napoli, se si eccettua la stagione romana nelle piscine del Foro Italico, ha vissuto nell’acqua della Scandone i maggiori successi della sua lunghissima carriera. Un sogno infranto quello della quinta olimpiade a cui lo sportivo ha dovuto rinunciare in seguito ai problemi riscontrati a marzo, ottenuta già qualificazione. “Ho avuto un doloretto durante una partita in campionato – ha spiegato Postiglione ad Apcom - a seguito del quale ho fatto dei controlli di routine, che di solito fanno tutti gli olimpionici, ovvero l’elettrocardiogramma normale e quello sottosforzo. Questi sono risultati negativi, ma il dolore che io presentavo secondo il mio medico era un dolore di tipo ischemico e quindi mi ha sottoposto ad una scintigrafia con il metodo di contrasto sia a riposo che sotto sforzo, anche questa parzialmente negativa. Potendo essere un classico caso di falso positivo, l’unico esame che ci avrebbe detto la verità era lo coronografia a cui mi sono sottoposto e dall’esame è risultato che tutte le coronarie erano pulite tranne una piccola stenosi alla coronaria di sinistra che mi procurava in pratica questo dolore. Sono stato poi sottoposto, per eliminare il fastidio, ad un’angioplastica”. Sulle possibilità di un suo ritorno in acqua il giocatore ha ammesso: “Fosse per me tornerei a giocare domani, ma una cosa è una voglia personale, altro non rischiare la vita avendo moglie e figli. Soprattutto poi nessun medico sportivo in Italia presumo si assumerebbe la responsabilità di concedermi l’idoneità”. </div><div><br /><br />Svestiti i panni di giocatore, Postiglione è entrato a far parte dello staff dirigenziale del Posillipo e agli ultimi Europei in Spagna ha seguito la Nazionale come commentatore sportivo, rimanendo quindi “immerso” nell’ambiente. Uno sguardo critico ed equilibrato il suo, di chi negli anni ha visto l’evoluzione di questo sport e vissuto i cambiamenti nel club azzurro: “Negli ultimi Europei, giocati a Malaga, è emersa una Nazionale rinnovata. Non c’erano infatti alcuni elementi, visto che altri tre come me attualmente sono infortunati ( e spero per l’Italia che possano recuperare in tempo per l’Olimpiade). In ogni caso è una Nazionale che ha fatto molto bene, che è arrivata a ridosso dei quattro colossi che sono Montenegro, Serbia Croazia e Ungheria e quindi mi auguro che possa far bene anche in questa Olimpiade. Se dovesse continuare a giocare come sta facendo ora, e riuscisse a recuperare qualche giocatore (con un pizzico anche di fortuna in più), ci potrebbero essere tutti gli elementi per avere un risultato clamoroso. La Nazionale ultimamente non ha ottenuto grandi risultati – ha spiegato l’ex capitano del Posillipo - in quanto il livello delle altre nazioni si è alzato. Anche le altre nazionali di media classifica, come ad esempio Germania e Spagna, sono diventate competitive. Oggi fai presto ad arrivare tra le prime quattro e fai presto anche ad arrivare più giù, come è successo alla Croazia che negli Europei del 2006 si è classificata settima, mentre quattro mesi ha vinto il Mondiale. Quindi c’è grande bagarre fra le nazionali europee. Noi ora fortunatamente navighiamo tra il quarto e il quinto posto e mi auguro che ci possa essere qualcosa in più”.<br /><br />Dando uno sguardo alle nuove leve Postiglione ha detto: “I giovani, soprattutto a Malaga, hanno fatto vedere di essere presenti, hanno fatto un ottimo europeo e mi auguro che anche all’Olimpiade possano proseguire su questa strada. Rispetto alle altre nazioni, secondo me, dovremmo avviare i giovani alla pallanuoto un po’ prima rispetto agli undici-tredici anni, come di consueto succede in Italia. Nelle altre nazioni, come in Ungheria, Serbia e in generale nei paesi dell’ex Jugoslavia, patrie della pallanuoto, avviano i ragazzi tra i sei e gli otto anni, periodo in cui danno le prime impostazioni. A quell’età i giovani riescono a recepire molto meglio. Forse in Italia dovremmo fare questo per avere un maggiore cambio generazionale rispetto a quello che è accaduto negli ultimi anni”. Per le Olimpiadi incerto è il risultato che potrebbe uscire dalle acque di Pechino, soprattutto dopo l’exploit della squadra che ha conquistato nei giorni scorsi il titolo continentale. “Già durante gli Europei il Montenegro si è mostrato come la squadra rivelazione. La nazionale dello stato nato dopo il referendum del maggio del 2006, stiamo parlando di storia recentissima, ha vinto da outsider , anche se avevo già detto che secondo me era tra le pretendenti al titolo. Lo è stata e lo sarà anche alle Olimpiadi. Bisognerà solo vedere se la vittoria europea non avrà saziato l’appetito. Dubito però di questo. Oltre al Montenegro le favorite rimangono le solite: Serbia, Ungheria, Croazia, volendo anche la Spagna, e mi farebbe piacere mettere naturalmente – magari come outsider – anche l’Italia, perché ha fatto molto bene e mi auguro possa continuare”. Olimpiadi viste da spettatore quelle in Cina per Postiglione che tuttavia, nell’intervista ad Apcom, ha voluto dare uno sguardo ancora da sportivo. “Le Olimpiadi sono il traguardo più importante per un atleta e mi auguro che tutte le vicende legate a Pechino si stemperino un poco. Si parla di una Pechino bloccata, delle vicende legate al Tibet, del terremoto e del rischio di attentati. Spero però che si pensi soprattutto agli atleti che aspettano quattro anni per partecipare ad un evento meraviglioso, che deve essere vissuto da loro e di cui loro devono essere i veri protagonisti”. </div>Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-42296126744106532852008-07-12T18:34:00.003+02:002008-07-12T18:47:36.571+02:00Canepa e la Ducati: futuro insieme tra MotoGp e Superbike<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPnPhLXIX0ZjcRVQeZGFVJTFqOV2clC-GiZMCwwRQSnCg9pLYRhcpK2S2mfRL4KlaP9a_V9JG4swMen-rc6MqAf2A7fFv7x7MfSCkn2wUGBhPVsjc4xnV7i6XYDunWxAybCIbWCCODIzo/s1600-h/canepa.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPnPhLXIX0ZjcRVQeZGFVJTFqOV2clC-GiZMCwwRQSnCg9pLYRhcpK2S2mfRL4KlaP9a_V9JG4swMen-rc6MqAf2A7fFv7x7MfSCkn2wUGBhPVsjc4xnV7i6XYDunWxAybCIbWCCODIzo/s400/canepa.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5222169513905170034" /></a><br><br><br><br><br><br><br><br /><br /><strong>Vallelunga</strong> (Roma) - Vent'anni compiuti da poco,<br />ma con un palmares già ricco, non ultimo il titolo di campione<br />nella Coppa del Mondo FIM Superstock 1000 nel 2007. E' Niccolò<br />Canepa, classe 1988, collaudatore della Ducati che grazie ad una<br />wild card sarà in pista con Troy Bayliss e Michel Fabrizio a<br />difendere i colori della casa italiana in Superbike sui circuiti<br />di Brno (Repubblica Ceca), Vallelunga (Italia) e Magny Cours<br />(Francia). Già autore di ottime prestazioni nei test della MotoGp<br />ad Indianapolis, sempre in sella alla Ducati, il giovane genovese<br />è tornato in questi giorni sulla pista in cui nel 2002 ha fatto<br />il suo esordio su una quattro tempi.<br /><br /> "<em>Ne è passato di tempo </em>- ha raccontato Canepa ad Apcom -.<br /><em>Ritornare a Valle... Insomma la pista è cambiata dal mio esordio,<br />qui ho fatto la mia prima gara sulle moto grosse. In questi<br />giorni siamo andati molto bene e sinceramente non me lo<br />aspettavo. Era un anno che non salivo su queste moto e dopo tutti<br />i chilometri fatti con la MotoGp pensavo fosse più dura<br />riprendere il feeling e andare subito forte, invece è andata<br />bene. Ho avuto un po' di difficoltà a tenere il passo di Haga<br />perchè nell'ultima sessione pomeridiana ha fatto veramente caldo<br />e non è stato possibile testare le gomme da gara, quindi non<br />siamo andati benissimo. La temperatura dell'asfalto era troppo<br />alta e le gomme scivolavano molto. I tempi si sono alzati<br />rispetto a quelli della mattina, infatti hanno girato tutti un<br />secondo più lenti</em>".<br /><br />Analizzando la suavprestazione Niccolò è positivo, anche se le <br />condizioni climatiche hanno creato difficoltà in pista: "<em>Non sono andato male rispetto agli altri, però non può essere considerato un test veritiero al<br />100 per cento</em> - ha aggiunto nell'intervista esclusiva rilasciata<br />ad Apcom - <em>perchè con quelle temperature non è facile trovare la<br />prestazione. Sul giro secco però siamo già a posto e nelle<br />prossime uscite lavoreremo particolarmente sul passo gara e se<br />possibile proveremo anche altre gomme da tempo, perchè in questi<br />giorni erano le prime che usavo ed ho fatto anche un po' di<br />fatica ma poi c'è stata una grande risposta su pista. La moto va<br />bene diciamo c'è ancora qualche cosa su cui lavorare, ma ci<br />metteremo sotto subito. A Brno sarà più che altro un test mentre<br />a Vallelunga e Magny Cours vorrei riuscire a far bene</em>".<br /><br />Un futuro ancora incerto per il giovane ducatista che riscuote<br />successo sia in MotoGp sia in Superbike. "<em>Non so quale si adatta<br />meglio al mio stile di guida, è difficile dirlo perchè sono due<br />moto totalmente diverse. Cambiano le gomme, il telaio il motore.<br />Io mi trovo bene su tutte e due, quello che farò il prossimo anno<br />non si sarà ancora perchè sarà la Ducati a scegliere, per me è un<br />onore correre per loro e quindi per me sarà giusta la decisione<br />che prenderanno loro</em>".Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-66868965164152187122008-07-12T18:19:00.003+02:002008-07-12T18:32:03.758+02:00Max Biaggi: voglio lottare per il podio nei prossimi Gp<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiME9Du58yOj2mwbDEelBrzrmNg1iDm8C51oJop3XiT47wy3zYuPFca3MOZkPmfVvKy22a1dReUjhSkn23GRDWSHRc7WplBGBaiWlNr-qgxGm9F6110QJPRH5Q6edwIGMEztcrlpRCL93A/s1600-h/30066a.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiME9Du58yOj2mwbDEelBrzrmNg1iDm8C51oJop3XiT47wy3zYuPFca3MOZkPmfVvKy22a1dReUjhSkn23GRDWSHRc7WplBGBaiWlNr-qgxGm9F6110QJPRH5Q6edwIGMEztcrlpRCL93A/s400/30066a.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5222164252765662514" /></a><br><br><br><br><br><br><br /><br /><strong>Vallelunga</strong> (Roma) Max Biaggi conosce bene Vallelunga. E' cresciuto sportivamente sul circuito nei pressi di Roma ed ora che con la Superbike ha la possibilità di correre sulla di casa, vuole farsi trovare preparato per l'appuntamento che dal 19 al 21 settembre prossimi, porterà per il secondo anno consecutivo l'evento motoristico sulla pista di Campagnano di Roma. <br /><br /> Reduce dalla due giorni di test collettivi, Max ha raccontato in esclusiva ad Apcom risultati e prospettive per il prosieguo del campionato. <br /><br /> "<em>Qui abbiamo incontrato qualche difficoltà in più rispetto a Misano, però abbiamo avuto tempo a disposizione per risolverli. Secondo me nella sessione pomeridiana del secondo giorno ci siamo orientati verso una buona messa a punto. Ci manca ancora qualcosa probabilmente, ma quando torneremo qui per il gran premio saremo ad un livello discreto. Ero preoccupato nella prima giornata, mentre nella seconda non dico che eravamo i più veloci, ma sicuramente al livello dei migliori</em>". <br /><br /> E sulla stagione stagione in corso precisa: "noi speriamo di far bene, non godiamo di nessun sviluppo con questa moto, abbiamo quella di base che ci hanno consegnato a novembre, non ci sono nè aggiornamenti di software, nè parti del motore che cambiano, quindi è molto difficile puntare alla vittoria ma Xaus c'è riuscito su un circuito molto tortuoso. Spero quindi di poter lottare per il podio perchè arrivano dei circuiti amici e voglio lottare per essere davanti". <br /><br /> Anche lo scorso anno il pilota romano era impegnato nei test collettivi a Vallelunga, ma rispetto a dodici mesi la sfida di Biaggi si pone su piani diversi. <br /><br /> "E' cambiato molto per me rispetto ad un anno fa. La moto, il team, persone con cui lavorare. La mia squadra non ha molta esperienza, il capo tecnico è il primo anno che lavora in questo ambiente e questo non è sicuramente un vantaggio, ma c'è tanta buona volontà, voglia di fare. A volte però si sente la carenza d'esperienza, questo non succede a Xaus perchè loro son tre anni che lavorano insieme e si sente la differenza". Sul suo futuro Biaggi non lascia trapelare nulla, l'unica cosa su cui vuole concentrarsi per ora è sulle gare ancora da disputare. "Spero di confermarmi a buoni livelli, sarà difficile ripetere i risultati dello scorso anno, lo do per scontato perchè so quali sono le differenze. Ma darò sempre il massimo perchè le persone che lavorano con me non si tirano mai indietro e cercano sempre le soluzioni migliori. Per il prossimo anno vedremo, ancora non so nulla". <br /><br />(foto <a href="http://www.fastclick.it">Allegritti</a>)Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-66398321626123899082008-03-19T22:51:00.000+01:002008-03-27T10:59:23.898+01:00"Un sogno in una nuvola di polvere"<strong>ROMA </strong>– “Alla prima curva ebbi la sensazione precisa che<a href="http://www.tazionuvolari.it/"> Tazio</a> l’avesse presa sbagliata e che saremmo finiti nel fosso […] Ci ritrovammo all’imbocco del rettilineo successivo con la macchina in linea[…] E di curva in curva scoprii il suo segreto”. Una “cronaca” datata 1931, il racconto è di Enzo Ferrari, l’occasione le prove nel circuito delle Tre Provincie. L’occhio del “<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Ferrari">Drake</a>”, seppur giovane, aveva già inquadrato le caratteristiche uniche di quel pilota che aveva a suo fianco. Molti cercarono di imitare il suo stile, ma nessuno riuscì ad usare “la tavoletta” come Tazio Nuvolari. Piccolo di statura, un peso forma intorno ai 55 kg, all’epoca sembrava fuori misura per quelle macchine mastodontiche con cui si gareggia, in realtà anche le sue doti fisiche precorrevano quelle che oggi sono considerate le caratteristiche standard dei piloti.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhC4GSF-NXv9Asko2Be849J0Cp-ojYEHXpmHouYrlLhl8ltr29j1duFCGEy47bLLFYPB5nlr5STbspBsp3qfYK27kN2y3h8pzaThggpT9rsXgoBjcRTAg1ZhQRiGLtMmX91VCwxvyj-vg/s1600-h/Nuvolari.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5182357358374954802" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhC4GSF-NXv9Asko2Be849J0Cp-ojYEHXpmHouYrlLhl8ltr29j1duFCGEy47bLLFYPB5nlr5STbspBsp3qfYK27kN2y3h8pzaThggpT9rsXgoBjcRTAg1ZhQRiGLtMmX91VCwxvyj-vg/s400/Nuvolari.jpg" border="0" /></a>A oltre cinquant’anni dalla morte il mantovano volante (soprannome di Nuvolari), affascina sia gli amanti delle corse, sia i non addetti ai lavori, attratti dalla storia sportiva e dalle vicende umane del campione. Ed è proprio quest’ultimo lato, forse meno conosciuto, che9- Giuseppe Chinnici, docente di Organizzazione ed Economia dello spettacolo alla Lumsa, ha voluto mettere a fuoco al di là del suo glorioso palmares. La vita di Tazio Nuvolari è stata infatti una strada costantemente in salita: se da una parte la carriera sportiva gli ha regalato una serie di traguardi importanti, la vita privata gli ha riservato perdite dolorose, prime fra tutte la morte dei due figli appena maggiorenni per malattia, attutite dal forte legame con la moglie. Nato nel 1892 a Castel d’Ario, nei pressi di Mantova, Nuvolari ha avuto una capacità straordinaria nell’entrare nel cuore della gente, nonostante il fatto che la maggior parte delle sue imprese le abbia realizzate passata la soglia dei quarant’anni: 351 gare (tra auto e moto), 106 vittorie assolute, 76 di classe, 100 giri veloci, 7 titoli di campione d’Italia e 5 primati internazionali di velocità. La sua figura non è stata solo quella di un eccellente sportivo, ma ha rappresentato lo sviluppo dell’Italia di quegli anni in cui si cercava il riscatto sociale dopo la desolazione del secondo conflitto mondiale. Tratti questi sottolineati più volte alla presentazione del libro a cui hanno partecipato diversi esponenti del mondo universitario e della società civile concordi nel mettere in risalto le qualità dell’uomo Nuvolari: “E’ possibile inquadrare Tazio come uno dei protagonisti della ricostruzione - ha affermato il Alberto Monticone, Ordinario di Storia Moderna - che ha segnato con eventi umani l’evoluzione industriale di quegli anni.<br />Non dimentichiamo che lui corse sia con le moto che con le auto, simboli del progresso di quel tempo. Inoltre è possibile rintracciare nel suo modo di vivere lo sport un senso di sfida e di formazione che oggi sembra latitare”. Quasi ad eco dell’intervento del Monticone quello di Maria Grazia Bianco, docente di Letteratura Cristiana Antica alla Lumsa : “leggendo il libro di Chinnici due sono le sensazioni particolari che ho ricavato. La prima è che coloro che sono abitati da un istinto non possono stare fermi; mentre la seconda, più tecnica, riguarda la percezione infinitesimale dell’adattabilità del limite, che nella ricerca dell’essere si vive quotidianamente e non solo a livello sportivo.” Non era il successo la molla che spingeva Nuvolari a correre, ma molto più semplicemente la consapevolezza che solo vivendo fino in fondo se stessi è possibile dare un senso compiuto alla propria esistenza.<br /><br />(<em><span style="font-size:78%;">Foto di Tazio Nuvolari tratta dall'omonimo libro di Giuseppe Chinnici</span></em>)Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-91262085574947869152008-02-25T11:00:00.000+01:002008-03-27T11:08:39.902+01:00L’Austria avanza tra calcio e cultura<strong>VIENNA</strong> - “Non vinceremo gli Europei, ma il nostro impegno è quello di rimanere leader nel campo del turismo”. Questo l’obiettivo dichiarato da Rainer Ribing – Ceo della divisione turismo della Camera di Commercio Federale, all’apertura dell’Actb 2008 (Austrian and Central Travel Business), parlando dei risultati e dei progetti futuri che riguardano l´Austria e le nazioni vicine presenti alla manifestazione. “Nel mercato – ha proseguito il direttore – è importante la competizione, ma allo stesso tempo risulta fondamentale anche il gioco di squadra ed è per questo che abbiamo deciso di portare avanti la collaborazione con Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia che ha prodotto fino ad oggi risultati interessanti su diversi fronti”.Si tratta di un anno importante quello appena iniziato per l´Austria, probabilmente l´apertura di un nuovo ciclo che porrà sotto i riflettori la regione che ospiterà il prossimo giugno, insieme alla Svizzera, gli Europei di calcio, e che celebrerà nel 2009 sia l´anno di Hyden, a 200 anni dalla morte, sia Linz Capitale Europea della cultura. Negli ultimi anni il <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXBrg1N4DcwhKkZE8EDDMP8hHqdeS5ijjMXlGJvLgDz8-B2Kd31r3VrqbZ6xBqv-Kaost0ExDy1NU5S7ByvkTDHJDurKtb9Tl11JMgIn__V7i1EhAkRLsqDOdSY9tpar9XkmtlZEMy5Iw/s1600-h/austria_europei.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5182360820118595394" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXBrg1N4DcwhKkZE8EDDMP8hHqdeS5ijjMXlGJvLgDz8-B2Kd31r3VrqbZ6xBqv-Kaost0ExDy1NU5S7ByvkTDHJDurKtb9Tl11JMgIn__V7i1EhAkRLsqDOdSY9tpar9XkmtlZEMy5Iw/s400/austria_europei.JPG" border="0" /></a>turismo austriaco ha segnato un andamento positivo e anche quest’anno le percentuali registrate, +1,7% sui pernottamenti e un +3,3% per gli arrivi, dimostrano che il lavoro svolto ha dato i suoi frutti. “E’ stata creata un’ottima base di lavoro – ha concluso Ribing – su cui sviluppare le iniziative per quanto riguarda il segmento turistico.” In controtendenza appaiono però le cifre del mercato italiano che hanno registrato un calo, del 4,3% per quanto riguarda gli arrivi e del 3,2% per i pernottamenti, legato probabilmente ad una rotazione nella scelta delle mete. Non si tratta dell´unico mercato con il segno meno: Germania, Francia, Usa e Giappone infatti marcano in lista la stessa zona, mentre ottimi sono i risultati riscontrati con Russia, Romania, Polonia e Repubblica Ceca, orizzonti nuovi ed in costante crescita.Tuttavia il 2008 potrebbe, e dovrebbe, portare l’ago della bilancia in positivo su tutti i fronti grazie agli Europei e ad una nuova immagine che l´Austria vuole dare tramite l’ultima campagna promozionale che si pone come restyling del brand. “La campagna appena lanciata – ha dichiarato Petra Stolba, CEO dell´Ente del Turismo austriaco – vuole descrivere la vacanza in Austria come la somma di una serie di ispirazioni che vanno dalla riflessione al divertimento, facendo leva sulle risorse culturali e naturali, sullo sport, senza dimenticare naturalmente il patrimonio musicale. Si tratta di una nuova immagine, al passo con i tempi perché le cose cambiano e anche noi non siamo mai gli stessi.” <div> </div><div> </div><div><span style="font-size:78%;"><em>(foto serata inaugurale Actb Vienna '08 - Petra Stolba Ceo Austria Turismo)</em></span></div>Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-58523531265355164682008-02-23T22:27:00.001+01:002008-03-27T22:33:07.730+01:00Il dolce tramonto dei La Crus<strong>ROMA</strong> - “<em>Per me i La Crus sono i campioni dei primi dischi, la chitarra classica di Cesare, la tromba e la mia voce</em>”. Si confessa così Mauro Ermanno Giovanardi, frontman dei La Crus, a pochi giorni dall’uscita del nuovo lavoro del gruppo in cui coabitano le intuizioni musicali di Cesare Malfatti e i testi di Alessandro Cremonesi (autore di diversi brani, anche se non ha mai preso parte alla vita “pubblica” del gruppo). “<strong>Io non credevo che questa sera</strong>”, è l’ultimo atto di una storia musicale nata a Milano quindici anni fa, raccoglie 16 tracce, 12 delle quali in versione live, registrate al Teatro Novelli di Rimini il 14 luglio 2005 con l’Orchestra da Camera delle Marche diretta dal Maestro Daniele Di Gregorio. A completare l’opera poi la splendida versione in studio di Infinite possibilità con L’Ensemble MusicaMorfosi, e tre inediti, scritti, prodotti e arrangiati nell’estate 2007 e orchestrati da Davide Rossi: “Mentimi”, “Entra piano” e “L’autobiografia di uno spettatore”. Brani particolari, che tuttavia si ricollegano all’ideale percorso scritto dai brani scelti dal gruppo per questa sorta di testamento musicale: “<em>Entra piano è un pezzo che mi piace tantissimo</em> - ha specificato subito Giovanardi - <em>mi piace soprattutto il clima tra il morboso, il sensuale e il cupo che poteva essere di alcune cose iniziali ma che ha avuto nella canzone uno sviluppo naturale. Avendo una struttura atipica, non propriamente da canzone, ricorda proprio per questo alcune cose dei primi pezzi che erano fatti molto più con i campioni. C’è molto del nostro lavoro di ricerca, pur mantenendo le caratteristiche iniziali. “Mentimi” invece, al di là del testo che è legato comunque ad una tematica sociale - cosa rara per noi -, rispecchia il clima generale del disco: ha una bella melodia, un testo accattivante senza cadere nella banalità di alcuni brani pop. Il suono d’insieme del disco ci ha soddisfatto, perchè rende l’idea del percorso di questi anni.</em><em><br /><div><br /></em></div><strong>Cosa vi ha spinto ad intraprendere un lavoro di questo genere?<br /></strong>“<em>Inizialmente doveva essere un’antologia più alcuni inediti, ma io e Cesare abbiamo fatto subito una controproposta perchè secondo noi un lavoro del genere doveva avere un’impronta diversa: sono stati lasciati fuori certi pezzi magari un pò più da classifica perchè se i La Crus hanno voluto trasmettere qualcosa è proprio rispetto ad un certo tipo di scrittura, con canzoni più di nicchia, di tenore esistenziale, le ballate, i pezzi d’atmosfera. Fare una raccolta sarebbe stato forse più difficile, nel disco ci sono ad esempio solo tre singoli. C’è molto più immaginario, senza rinnegare nulla, che è stato poi esaltato dall’arrangiamento dal vivo. L’unico rammarico è l’ass<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbI5QMzbltK3o3UPYkEv_QD6fQcio0LqVnCYuaMHDmVlDONcpjRMSdIBWpgmVfJZb5INSqer5KRKBasjPxaOK_QJFG25zYNw9j2FqUuPrIUwRcp7R9alB8YhIUODFbEyf18SqYpKrnLFs/s1600-h/la_crus_2.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5182537192950605698" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbI5QMzbltK3o3UPYkEv_QD6fQcio0LqVnCYuaMHDmVlDONcpjRMSdIBWpgmVfJZb5INSqer5KRKBasjPxaOK_QJFG25zYNw9j2FqUuPrIUwRcp7R9alB8YhIUODFbEyf18SqYpKrnLFs/s400/la_crus_2.jpg" border="0" /></a>enza del dvd che avevamo progettato in allegato al disco e che motivi burocratici non è stato far possibile uscire in contemporanea</em>”.<br /><div><br /><strong>E’ stato comunque un “parto lungo”…<br /></strong>“<em>Fin dai primi concerti che abbiamo fatto con l’orchestra (dal ‘99 al 2005) abbiamo accumulato molto materiale tramite la registrazione con lo studio mobile. Ho passato oltre due mesi a scegliere tra tutte le versioni e m’è dispiaciuto dover lasciar fuori alcuni brani. Probabilmente rivedendo ora la scaletta l’unica canzone che cambierei, nonostante vi sia molto legato, è “Diritto a te”… con “Ad occhi chiusi“. Siamo partiti che erano solo tre brani e poi abbiamo fatto un lavoro di arrangiamento che ci ha portato ad avere quindici/sedici pezzi"</em>.</div><br /><div><br /><strong>L’uso degli archi nell’arrangiamento ha favorito poi una certa profondità nella composizione finale…</strong><br />“<em>Si abbiamo avuto la fortuna e l’intelligenza di lavorare con alcuni arrangiatori di rilievo, perchè collaborare con un’orchestra di trenta elementi non è semplice, anzi. Ti trovi a dover gestire una base sonora piuttosto corposa e devi stare attentissimo perchè se viene fuori qualcosa di pesante, di troppo ardito o mielosa si sente subito. Ogni volta è stato un lavoro di precisione a cui io sono stato particolarmente dietro. E’ una medaglia con due facce: se ci metti un’orchestrazione adatta i brani si sublimano all’ennesima potenza, altrimenti il pezzo ne risente e invece che acquistare in bellezza ne perde anche il contenuto. E’ un lavoro impegnativo, spesso un arrangiatore lavora sulla base classica e se gli dici certe cose magari ti prende per pazzo. Abbiamo avuto diverse discussioni in corso d’opera, ma alla fine il risultato è stato quello che ricercavo"</em>.</div><br /><div><br /><strong>Uno sguardo al futuro, come cambierà il lavoro?</strong></div><br /><div>“<em>Mi verrà sicuramente a mancare il senso del gruppo. La concretezza di Cesare in primis. Io sono il lato passionale, mi butto in tutte le cose, sono curioso di natura, mentre lui ha cercato sempre di razionalizzare e di far diventare questa passione un lavoro. Per il futuro tutto quello che ho accumulato con i La Crus, avendo dato tanto a questo progetto, mi rimarrà dentro. Forse farò l’archeologo, mia grande passione da sempre, anche se non ho mai avuto voglia di studiare a dire il vero… scherzi a parte, sto già lavorando su un pò di materiale. L’esperienza di “Cuore a nudo” è stata importante, ma il mio prossimo disco solista deve essere un lavoro di inediti e far si che suoni in modo diverso rispetto al sound del gruppo, anche se inevitabilmente temo lo ricorderà. Credo che la mia voce, il mio immaginario, il modo di lavorare sui pezzi è quello… anche se la mia idea è creare qualcosa di diverso, già emerso in Cuore a nudo, ma vorrei puntare di più sull’ironia. Perchè se lavori su determinati immaginari, su certe atmosfere poi quando invece punti su pezzi diversi ti spiazzano…ed ora ho un mezzo provino tra le mani che se viene come penso mi darà molta soddisfazione</em>”.</div><br /><div><br /><strong>Tre brani in cui ritrovare l’essenza dei La Crus?</strong></div><br /><div>“<em>Il nostro pezzo più importante è sicuramente “Come ogni volta”, ma a me piace moltissimo è “Soltanto amore“, mentre “Come una nube” è un manifesto etico, il nostro modo di vedere le cose. Questi sono tre pezzi base, poi ce ne sarebbero tantissimi altri che meriterebbero nella nostra storia una menzione speciale"</em>.</div><div></div><div><em><span style="font-size:78%;">(foto gentile concessione della Warner per Chronica.it)</span></em></div>Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-43120926594320590862007-11-05T11:15:00.000+01:002008-03-27T11:17:13.565+01:00Concertazione, antichità e infrastrutture: il futuro di AgrigentoAGRIGENTO - Agrigento e la sua provincia si rinnovano. Un restayling che parte dall'antico, con uno specifico programma per la Valle dei Templi, ma che fa leva sulla concertazione degli attori in campo e sulle nuove tecnologie. Un modello di sviluppo che vuole concentrare l'attività d'integrazione tra le varie realtà presenti sul territorio, appartenenti al Pit 34, attraverso la ricerca di un'offerta globale e di qualità.<br />Luogo d’incontro è la rete dove con il sito www.valledeitempli.it sarà possibile l’aggregazione delle risorse dei comuni del comprensorio, così da rendere accessibili ai turisti notizie e curiosità sulle possibilità che la zona può offrire. "Quello che è mancato fino ad ora - ha affermato Paolo Minacori, assessore ai beni culturali e per il turismo - è stata una sinergia tra la valle e il territorio. I dati parlano chiaro: la media dei pernottamenti in città si aggira attorno all'1,3% e ben il 70% delle persone che visita il comprensorio lo fa esclusivamente per i templi. Questa è la realtà da cui partiamo ma che nei prossimi due, massimo tre, anni vorremmo ribaltare. Abbiamo dei progetti sia a medio che a lungo termine: i primi riguardano i trasporti, la locazione e la viabilità, integrati ad una serie di progetti culturali; mentre per il lungo periodo prevediamo un piano strategico per la città, un piano per il parco, un allargamento, a livello regionale, dei progetti di viabilità e naturalmente la prosecuzione degli obiettivi di medio termine". Si tratta di una politica che si concentra molto sulla formazione al territorio e che nasce con la nuova giunta comunale in carica dallo scorso giugno, i cui obiettivi, tra gli altri, sono il decentramento culturale e la riscoperta delle radici <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_oeAOdzMrMVblkWy3XNHAhVzsGQ3hwW8gpbRClXZCsROlf0nSSTUwQ-kWt2r0F8-3Z88n1PqmNU6-WHqhfXihL1sTaWG5z-ZMQNSzTctjvp3CCRw1E7NYvQnoPGsiPCvtQQr2qrF6qjU/s1600-h/agrigento.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5182363358444267346" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_oeAOdzMrMVblkWy3XNHAhVzsGQ3hwW8gpbRClXZCsROlf0nSSTUwQ-kWt2r0F8-3Z88n1PqmNU6-WHqhfXihL1sTaWG5z-ZMQNSzTctjvp3CCRw1E7NYvQnoPGsiPCvtQQr2qrF6qjU/s400/agrigento.jpg" border="0" /></a>siciliane: "abbiamo trovato una situazione economica difficile da gestire - ha aggiunto il neo sindaco Marco Zambuto - ma abbiamo a disposizione un patrimonio culturale e naturale ancora tutto da scoprire. E' però necessario fare sistema coinvolgendo anche i privati - in particolare per la gestione del Palacongressi (il più grande del sud Italia, dopo Napoli) e per lo sviluppo del segmento del turismo congressuale - in un percorso di crescita che faccia partecipe tutti i comuni del comprensorio. Inoltre, l'adozione del nuovo piano regolatore, la cui assenza ha immobilizzato la città per 32 anni, ci permetterà ora di lavorare anche per la riqualificazione del nostro centro storico". Tra i numerosi eventi culturali in programma ampio è lo spazio dedicato agli artisti del territorio. Attualmente in programma la mostra "Poliorama Pittoresco: dipinti e disegni dell'ottocento siciliano", che, fino al 28 febbraio presso le Fabbriche Chiaramontane ad Agrigento, oltre ai maestri della pittura isolana, riporta alla luce tele inedite appartenenti a diverse collezioni private. Un’altra mostra, attualmente visibile nel monastero di Santo Spirito, rende omaggio all’arte del pittore Francesco Lojacono con i quadri appartenenti alla collezione Sinatra. Nel calendario eventi da ricordare sono inoltre: la Sagra del Mandorlo in Fiore, all’inizio della stagione primaverile, la Settimana Pirandelliana ad Agosto, il Carnevale Aragonese e una serie di feste religiose come quella di San Calogero strettamente legata alle tradizioni contadine. “Fino ad ora è mancata un’offerta adeguata del territorio – ha suggerito Gaetano Pendolino, Presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi - anche perché nessun tour operator ha proposto un “prodotto Agrigento”. Adesso si nota invece una presa di coscienza e noi, con la nostra riserva naturale, la nascita di tre parchi letterari e l’allargamento della zona archeologica, siamo pronti a fornire sostegno a chi vorrà proporre il nostro territorio”.Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-42565550676505165362007-10-17T21:55:00.003+02:002008-03-27T22:02:02.219+01:00Il Mediterraneo tra economia e società<strong>ROMA</strong> - L’emergenza per gli sbarchi dei clandestini coinvolge tutta la sponda nord del Mediterraneo; infatti l’assenza di una legislazione adeguata a livello europeo, e di rapporti chiari con le altre nazioni coinvolte, sta facendo emergere le carenze che limitano l’attività nel campo. Un’azione che oggi appare più che mai necessaria, visto anche l’avvio di una destagionalizzazione del fenomeno. Per dare risposte concrete alle domande che emergono per affrontare il problema la Comunità dei Trasporti del Mediterraneo propone di dar vita a una commissione internazionale di studi per realizzare una politica Mediterranea dei Trasporti che tenga conto sia del fattore umano sia di quello economico del bacino marittimo e, proprio per dare maggiore visibilità all’iniziativa, ha dato vita ad un convegno sul tema.“Si potrebbe tentare di avviare la realizzazione degli impegni presi con la Dichiarazione di Barcellona del 1995 – ha affermato Maurizio Pasini, presidente dell’associazione - dando così vita al Partenariato Euro-Mediterraneo. Il previsto incremento demografico porterà gravi scompensi nell’area e metterà in movimento milioni di persone variando l’entità dei trasporti e creando nuove correnti di traffico. Bisogna comprendere che le immigrazioni sono un fenomeno che va studiato tenendo conto sia dei Paesi di provenienza che delle ragioni che le creano”.<br /><br />Come ha sottolineato anche Cristiano Marini, dell’Università La Sapienza di Roma, il fattore demografico sarà fondamentale nei prossimi venti anni: “importante sarà anche il ruolo che giocherà l’Unione Europea e in che modo svilupperà il principio di sussidiarietà. Sul lungo periodo sarà fondamentale l’integrazione economica tra la riva nord e quella sud del Mediterraneo”. Un ulteriore approfondimento sul tema è stato quello compilato da Antonio Ricci rappresentante della Caritas Diocesana di Roma che, tramite i dati statistici redatti dall’osservatorio Caritas/Migrantes, ha fornito altri dettagli sui numeri dell’emergenza: “l’Africa rappresenta circa il 14% della popolazione mondiale ma i suoi due terzi sono al di sotto della soglia della povertà, anche se per paradosso la mobilità coinvolge soprattutto chi st<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbABu4qE0BZ9PS20_RrkCe7AOk7obL0r6zj1Z0ekP1HxPG0pbO5W3dj0WnAuZZJTUFkr3ClX5HaLuCXDucxj2Of-J2V8UnYOxrCXcieJhjEKna-OjQNYDkANFfPb5T8oAOOobW0etv2aM/s1600-h/coste_siciliane.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5182528920843593570" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbABu4qE0BZ9PS20_RrkCe7AOk7obL0r6zj1Z0ekP1HxPG0pbO5W3dj0WnAuZZJTUFkr3ClX5HaLuCXDucxj2Of-J2V8UnYOxrCXcieJhjEKna-OjQNYDkANFfPb5T8oAOOobW0etv2aM/s400/coste_siciliane.jpg" border="0" /></a>a meglio.<br />Per il futuro bisogna puntare sulle 3D suggerite dall’Onu: Development, Demography e Democracy, rafforzando la base del Processo di Barcellona”. Ruolo chiave nell’ambito delle operazioni legate al fenomeno dell’immigrazione è quello svolto spesso dalla Marina Militare che per prima si trova ad affrontare l’emergenza sul campo: “Per noi si tratta in primis di un’operazione umanitaria e non di contrasto – ha spiegato Vincenzo Melone, Contrammiraglio e Capo del III reparto, Piani ed Operazioni del Comando Generale delle Capitanerie di Porto: “sin dal 1991 la guardia costiera opera in prima linea, spesso con difficoltà non solo tecniche ma anche legali per l’assenza di una cooperazione sul tema tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Quello che auspichiamo è che presto la UE – ha concluso il Contrammiraglio – porti avanti un discorso legato al pattugliamento congiunto delle zone interessate e organizzi missioni dedicate nei periodi di maggiore traffico perché le norme della Convenzione di Palermo non bastano per affrontare il problema”. Il Mediterraneo è la zona cerniera tra Europa, Africa e Medio Oriente e per la nascita di un mercato comune fondamentale risulta la pacificazione delle zone circostanti. Di sicuro il primo passo da fare in questo senso è unificare, con legislazioni internazionali, le zone interessate per dar vita a flussi economici che possano coinvolgerle positivamente e produrre quel progresso desiderato. <div> </div><div> </div><div><em><span style="font-size:78%;">Le coste siciliane d’estate (foto Valentina Clemente)</span></em> </div>Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-79778016936959928432007-05-24T22:20:00.001+02:002008-03-27T22:25:01.518+01:00Luna Rossa fa sognare gli italiani<strong>VALENCIA</strong> – Sul mare di Valencia Luna Rossa, con un secco 5 a 1, batte Bmw Oracle. Un risultato che, onestamente, molti non avrebbero pronosticato. Si pensava infatti a una competizione serrata tra i due team che avevano ben impressionato nella prima fase; il confronto ha invece premiato la crescita tattica della squadra italiana, legata anche alle “magie”, nella pre-partenza, di James Spithill. Il giovane timoniere ha impressionato tutti quando in gara 5, nelle manovre dello start up, ha indotto Oracle alla doppia penalità, pregiudicando di fatto la regata degli americani. Ancora in bilico il confronto tra Team New Zealand e Desafio Espanol. Nell’altra semifinale infatti, i detentori della Louis Vuitton, sono in vantaggio 4 a 2 sugli spagnoli che, tuttavia, puntano alla rimonta. Un verdetto importante è stato però scritto già scritto da questi risultati: per la prima volta in 156 anni di competizioni nessuna imbarcazione americana prenderà parte alle fasi finali della competizione. Mentre i team di testa pensano già al duello finale, i challanger fanno i bilanci della campagna marittima che, per la prima volta nella storia, ha portato allo scontro tecnico equipaggi provenienti dai cinque continenti. Sentimenti e numeri, <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLlhmWEtGuhsnxzvjI9EtVWQtOTZ_CHrn2-XET8O8ClZXWH1D85cbwDa7XX5YFzw15Jz2FQmYmujnRJUKFR2iXPSFfSyNXSMu-dH97TbPpYjSc2CaYutq3neMx-Cs9WL8i7HV324-b7Nc/s1600-h/Luna-Rossa.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5182534873668265842" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLlhmWEtGuhsnxzvjI9EtVWQtOTZ_CHrn2-XET8O8ClZXWH1D85cbwDa7XX5YFzw15Jz2FQmYmujnRJUKFR2iXPSFfSyNXSMu-dH97TbPpYjSc2CaYutq3neMx-Cs9WL8i7HV324-b7Nc/s400/Luna-Rossa.jpg" border="0" /></a>per una volta in accordo, parlano di un’esperienza positiva anche per le squadre che non hanno avuto la fortuna di accedere alla seconda fase della Louis Vuitton. Dal 16 di aprile le emozioni sui due campi di regata non sono mai mancate, anche quando lo scontro, puramente verbale, ha vivacizzato l’attesa del vento nel porto valenciano. Gli equilibri iniziali, dopo l’avvio del primo Round Robin, si sono spezzati giorno dopo giorno all’aumentare del vento, grazie al quale i team hanno potuto sfruttare appieno le caratteristiche delle imbarcazioni progettate per la trentaduesima edizione della Coppa. Delle tre imbarcazioni italiane sono Luna Rossa ha passato il turno mentre Mascalzone Latino e +39 commentano così questa prima avventura: “facciamo esperienza per il futuro degli errori commessi nel passato”, ha dichiarato Vasco Vascotto, skipper dell’imbarcazione napoletana. “Vincenzo Onorato è triste ma ha intenzione di lanciare un'altra sfida e vuole farlo con le stesse persone perché ha capito e apprezzato lo sforzo di tutti". Iain Percy, dalla base di +39, non può far altro che ringraziare ancora una volta il suo equipaggio che, nonostante le numerose difficoltà incontrate (dalla rottura dell’albero al rifinimento del profilo dello scafo), ha apprezzato l’entusiasmo che ha animato tutti fino all’ultimo giorno: “hanno lavorato benissimo e tanto in questi anni, con poche ore di sonno pur di arrivare sulla linea di partenza. Ora però vinca il migliore e in bocca al lupo a tutti". Un particolare vento di novità è quello che ha soffiato sulla città spagnola grazie alla partecipazione di Shosholoza: era l’esordio di un’imbarcazione proveniente dal continente africano nella massima competizione velica mondiale. Mark Saddler del Team Shosholoza ha parlato così dell’esperienza appena terminata: "Per noi da Marsiglia a Valencia è stato un lungo e bellissimo viaggio. Abbiamo fatto le scelte giuste nel cammino, siamo cresciuti e abbiamo divulgato la vela in Sudafrica".<br /><br /><span style="font-size:78%;"><em>(Vele ammainate per Luna Rossa dopo la vittoria sugli americani di BMW-Oracle - foto Valentina Clemente)</em></span>Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-27134722706724774822007-01-26T20:30:00.007+01:002008-10-18T10:01:38.760+02:00F1: La Ferrari inizia i test su pista per la nuova stagione<div align="justify"><strong>VALLELUNGA (RM)</strong> - Una settimana in chiaro scuro. Non solo per le condizioni meterologiche che hanno gravato sulle prove, ma anche per i risultati raggiunti. La Ferrari torna a Vallelunga per testare i nuovi assetti e le regolazioni dei piloti, raggiungendo risultati incoraggianti per le prossime settimane. I successivi test saranno infatti decisivi per la messa a punto della nuova vettura. Solo Felipe Massa ha collaudato la F2007, mentre Kimi Raikkonen ha preso confidenza con la vecchia monoposto.<br />Nella conferenza stampa tenuta al termine della settimana di prove, Massa ha fornito le prime impressioni sulla vettura che parteciperà al prossimo campionato: “Siamo già a un buon livello, come per la macchina dello scorso anno, anzi forse abbiamo già qualcosa in più. Sicuramente non abbiamo ancora tutti i possibili sviluppi che questa vettura potrà avere quando arriveremo alla prima gara. Abbiamo molte possibilità di crescita, però, rispetto all’anno passato, siamo sicuramente un passo avanti.” </div><div align="justify"><br /></div><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5258399971340612466" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWhrV4S1ITcQqnaW9U1MBQ9FElewBrSnPpvNrHyF9wzFh4LJLXiJ9UnOizE0npt-TpqsuaCS2p64hy-mfgVmRN3-KlrWO8u6mah3n9oB9n1SETfhy2foDLbgL5NgmilcGJyvwnTPWCXWo/s400/_DAL1108.jpg" border="0" /><br /><br />E’ stata una settimana non solo di test, ma anche di ritrovo. I piloti infatti, nei giorni di prove presso il circuito vicino Roma, hanno incontrato anche delegazioni di tifosi; alcuni raggruppamenti provenienti dai Ferrari club e altri dal Club Italia Ferrari, che riunisce coloro che posseggono un auto del cavallino.<br />Il prossimo mese prevede un calendario molto intenso di test e verifiche, in attesa del via per la nuova stagione. “Io aspetto la prima gara - ha proseguito Massa – perché è all’inizio del campionato che vedremo come stanno le cose realmente, le parole ora come ora non servono a molto. Ora la cosa più importante è lavorare bene.”<br />Buoni anche i primi scambi d’opinione che ha avuto col suo nuovo compagno di scuderia. Raikkonen infatti ha effettuato in settimana i primi giri con la monoposto di Maranello: “Lui ha girato molto sul bagnato e non ha potuto capire bene le possibili regolazioni della vettura. Pochi sono stati i giri sull’asciutto e quindi dovrà attendere prima di fare cambi significativi della messa a punto”.<br />Il nuovo campionato vede la presenza della monomarca Bridgestone per quanto riguarda la fornitura dei pneumatici, ma il pilota della Ferrari non vede un vantaggio rispetto alle scuderie che fino allo scorso campionato utilizzavano le Michelin: “ Le nuove gomme sono molto diverse rispetto all’anno precedente e anche per noi si tratta di lavorare su un nuovo assetto. Alla fine sarà solo la macchina che farà la differenza e speriamo che la F2007 ci porti tanta soddisfazione”.<br /><br /><br /><br /><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5258400335942973666" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiIae5C7l5Oio9LBZCu0IAZi05U0cyPCuRJSJip_rUUWd7QTAwnhuy4DSxZOiih758prvR-wDeV6Q2XYsSoOybA1de0ND1Ko1FqFLwI_oeh2nOd4zVvPIOKa0Eybk1z1MkplExqhY2W-4/s400/_DAL1611.jpg" border="0" />Valentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5822608665027869224.post-21155486336279057832002-10-18T11:36:00.000+02:002008-03-27T22:04:09.979+01:00BenvenutiPost di prova. In pochi giorni questi spazio verrà rivoluzionato e potrete sapere qualcosa in più su di me e sulle mie attività.<br /><br />A presto!<br /><br />ValentinaValentina Clementehttp://www.blogger.com/profile/10807413025881957231noreply@blogger.com0