giovedì 24 maggio 2007

Luna Rossa fa sognare gli italiani

VALENCIA – Sul mare di Valencia Luna Rossa, con un secco 5 a 1, batte Bmw Oracle. Un risultato che, onestamente, molti non avrebbero pronosticato. Si pensava infatti a una competizione serrata tra i due team che avevano ben impressionato nella prima fase; il confronto ha invece premiato la crescita tattica della squadra italiana, legata anche alle “magie”, nella pre-partenza, di James Spithill. Il giovane timoniere ha impressionato tutti quando in gara 5, nelle manovre dello start up, ha indotto Oracle alla doppia penalità, pregiudicando di fatto la regata degli americani. Ancora in bilico il confronto tra Team New Zealand e Desafio Espanol. Nell’altra semifinale infatti, i detentori della Louis Vuitton, sono in vantaggio 4 a 2 sugli spagnoli che, tuttavia, puntano alla rimonta. Un verdetto importante è stato però scritto già scritto da questi risultati: per la prima volta in 156 anni di competizioni nessuna imbarcazione americana prenderà parte alle fasi finali della competizione. Mentre i team di testa pensano già al duello finale, i challanger fanno i bilanci della campagna marittima che, per la prima volta nella storia, ha portato allo scontro tecnico equipaggi provenienti dai cinque continenti. Sentimenti e numeri, per una volta in accordo, parlano di un’esperienza positiva anche per le squadre che non hanno avuto la fortuna di accedere alla seconda fase della Louis Vuitton. Dal 16 di aprile le emozioni sui due campi di regata non sono mai mancate, anche quando lo scontro, puramente verbale, ha vivacizzato l’attesa del vento nel porto valenciano. Gli equilibri iniziali, dopo l’avvio del primo Round Robin, si sono spezzati giorno dopo giorno all’aumentare del vento, grazie al quale i team hanno potuto sfruttare appieno le caratteristiche delle imbarcazioni progettate per la trentaduesima edizione della Coppa. Delle tre imbarcazioni italiane sono Luna Rossa ha passato il turno mentre Mascalzone Latino e +39 commentano così questa prima avventura: “facciamo esperienza per il futuro degli errori commessi nel passato”, ha dichiarato Vasco Vascotto, skipper dell’imbarcazione napoletana. “Vincenzo Onorato è triste ma ha intenzione di lanciare un'altra sfida e vuole farlo con le stesse persone perché ha capito e apprezzato lo sforzo di tutti". Iain Percy, dalla base di +39, non può far altro che ringraziare ancora una volta il suo equipaggio che, nonostante le numerose difficoltà incontrate (dalla rottura dell’albero al rifinimento del profilo dello scafo), ha apprezzato l’entusiasmo che ha animato tutti fino all’ultimo giorno: “hanno lavorato benissimo e tanto in questi anni, con poche ore di sonno pur di arrivare sulla linea di partenza. Ora però vinca il migliore e in bocca al lupo a tutti". Un particolare vento di novità è quello che ha soffiato sulla città spagnola grazie alla partecipazione di Shosholoza: era l’esordio di un’imbarcazione proveniente dal continente africano nella massima competizione velica mondiale. Mark Saddler del Team Shosholoza ha parlato così dell’esperienza appena terminata: "Per noi da Marsiglia a Valencia è stato un lungo e bellissimo viaggio. Abbiamo fatto le scelte giuste nel cammino, siamo cresciuti e abbiamo divulgato la vela in Sudafrica".

(Vele ammainate per Luna Rossa dopo la vittoria sugli americani di BMW-Oracle - foto Valentina Clemente)