giovedì 29 luglio 2010

Trionfo all'Auditorium per Ludovico Einaudi e il suo 'Nightbook'


Un avvio avvolto dal suono del piano, nel vuoto e nel silenzio. Ludovico Einaudi, accompagnato da cinque musicisti, ha aperto così il suo ultimo appuntamento romano con 'Nightbook', presso la Cavea dell'Auditorium Parco della Musica. Salito sul palco il maestro, che nei prossimi mesi sarà impegnato con il tour tra America e Europa, ha 'incrinato' l'equilibrio iniziale con un andamento ritmico sostenuto e sottolineato da un tamburello, che ha fatto da cornice a basso, viola, violoncello e suoni elettronici. L'atmosfera, resa poi tra il freddo e l'impetuoso con una variabile cromatica dal viola al blu, ha saputo creare un coivolgimento emotivo legato come in un filo continuo proprio dal piano del maestro. Einaudi, come d'abitudine, ha creato ambientazioni sonore cercando di legare per quanto possibile più' brani, come i capitoli di una storia, marchio di ogni sua performance live ancora più vissuto proprio nella creazione dell'ultimo album. Il live e' una sorta di racconto a tinte lievi, fiocchi di neve o gocce di pioggia, in un'alternanza di passioni vicine e lontane. "Siamo molto contenti - ha dichiarato Ludovico Einaudi salutando il pubblico - è la terza volta che portiamo 'Nightbook' all'Auditorium e dopo oltre 80 concerti in giro per il mondo, siamo di nuovo qui". Un tour che è stato, e che continua, ad essere un successo. Probabilmente proprio per la capacità di Einaudi di tradurre musicalmente le sue idee musicali. 'Nightbook' è nato proprio come un percorso dove ogni brano è la sfaccettatura di un prisma, uno sguardo possibile sulle esperienze che appartengono al lato più onirico, più interno di noi stessi, la musica come chiave che apre le porte dei nostri mondi nascosti. A metà serata sono entrati 'nell'aria' il suono della chitarra acustica e dello xilofono: l'atmosfera è mutata in verde e il palco è stato così 'investito' da un vago senso di nostalgia. Le scale del piano hanno creato un vortice di alternanze, che si e' poi trasformato in un crescendo in cui e' tornata di prepotenza l'elettronica. I suoni della notte come un eco profondo del rumore dell'anima, il mutamento ritmico in scena ne e' la naturale trasposizione. Dopo una prima parte corale, Einaudi e' poi rimasto solo in scena e mentre il verde e' tornato blu, l'atmosfera ha ritrovato il suo lato algido, stemperato successivamente dal 'sottofondo' elettronico. L'arancio e il ritmo impetuoso che hanno segnato il ritorno in scena dei musicisti, ha creato nell'insieme una sorta di alienazione nel tempo battuto, una scena perfetta a cui anche il rombo dell'aereo sullo sfondo e' parso più un effetto voluto che un disturbo da sfuggire. L'acclamazione finale, sottolineata da una serie di standing ovation, è stata la perfetta sintesi dell'emozione che Einaudi ancora una volta ha saputo regalare al suo pubblico. Una platea non omogenea, ma proprio per questo ancora più bella, a cui il maestro ha dedicato nel finale 'Le Onde', brano che ha accompagnato delicatamente i sogni di una notte (di mezza estate) romana.

mercoledì 26 maggio 2010

Tra buio e pioggia, a domani

Secondo turno a metà per Murray, Baghdatis e Isner, fermati dal meteo e dal sopraggiungere della notte. Fuori la testa di serie Garcia-Lopez, mentre accedono al terzo turno senza problemi Wawrinka e Berdych

Parigi (Francia) – Prima la pioggia, poi il sopraggiungere dell’oscurità hanno impedito il completamento dell’ordine di gioco odierno sui campi parigini del Roland Garros. In particolare poi l’allungamento su tre set del match tra la tedesca Andrea Petkovic e la russa Svetlana Kutzetsova non ha permesso allo scozzese Andy Murray di terminare l’incontro contro l’argentino Juan Ignacio Chela, sospeso sul 6-2 3-3 per mancanza di luce. Nel primo set tuttavia Murray non ha avuto difficoltà a imporre il suo gioco, convertendo anche due palle break, mentre il secondo è apparso più equilibrato, con un doppio fallo per parte. Chela, nonostante abbia avuto ben tre palle break, ne è riuscito a trasformare solamente una, mentre il numero 4 del tabellone non si è lasciato scappare l’unica opportunità concessa. I due termineranno il match domani sul campo 1 non prima delle 12.30.

Andamento incerto.
Sospeso anche l’incontro tra il cipriota Marcos Baghdatis, testa di serie numero 25, e lo spagnolo Marcel Granollers sul 6-4, 1-6, 7-5, in corso sul campo numero 3. I due si ritroveranno faccia a faccia domani, sullo stesso campo, come secondo incontro della giornata. Anche lo svizzero Marco Chiudinelli e l’americano John Isner, testa di serie numero 17, hanno dovuto fermare il loro confronto che riprenderà domani in mattinata sul campo 6. I due hanno riposto le racchette sul 7-6 (3) e 5 pari al secondo set, in vantaggio lo svizzero, nonostante i 15 ace messi a segno dal giocatore d’oltreoceano in meno di un’ora e mezzo di gioco.

Gli incontri conclusi.
Sono bastate poco più di due ore al ceco Thomas Berdych per avere ragione della wild card francese Edouard Roger-Vasselin. I due, per la prima volta avversari in campo, hanno utilizzato il primo set per studiarsi ed il gioco si è allungato fino a chiudersi poi sul 7-5. Berdych, prese poi le misure, ha portato a casa in scioltezza il secondo e il terzo set con il punteggio di 6-1, 6-4. Compito semplice anche per lo svizzero Stanislas Wawrinka che in appena un’ora e quarantasei minuti di gioco ha chiuso l’incontro contro il tedesco Andreas Beck. Risultato finale 6-1 6-4 6-4, score che è stato agevolato anche dai 14 ace messi a segno dall’elvetico, contro i 3 del tedesco.

I primi a chiudere i giochi.
Negli altri incontri della giornata la testa di serie numero 32 del torneo, lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez, è stato battuto dall’olandese Thiemo De Bakker in quattro set con il punteggio di 6-3 3-6 7-6 (5) 7-5, mentre il tedesco Julian Reister, che si troverà ad affrontare il francese Jo-Wilfried Tsonga al terzo turno, ha avuto la meglio sul belga Olivier Rochus lasciando sul tabellone il risultato di 6-2 6-2 7-6(5).

martedì 25 maggio 2010

Rafa facile, ma non semplice


Parigi (Francia) – Un avvio meno agevole del previsto per lo spagnolo Rafael Nadal che, contro la wild card francese Gianni Mina sul Suzanne Lenglen, soffre un po’ a dispetto del risultato finale. Si tratta del primo confronto tra il maiorchino e il giovane francese che, senza riverenze, ha affrontato a viso aperto il numero 2 del seeding. Due ore e mezza di gioco e un triplo 6-2 i numeri sul tabellone finale, per una partita che ha visto molti game giocarsi ai vantaggi.

Avvio in scioltezza. Nadal va subito in vantaggio di un break, approfittando della probabile tensione dell’avversario. La situazione cambia nel secondo gioco, più combattuto, in cui il francese tenta di opporre una certa resistenza agli attacchi del maiorchino, senza però riuscire a ristabilire la parità. Solo nel terzo il giovane Mina, numero 665 del ranking, riesce a prendere le misure e a imporre il proprio gioco di rovescio fino a portare a casa il primo punto della sua partita.
Si tratta però di un momento d’illusione, poiché lo spagnolo prende poi il largo imponendo il suo ritmo fino a portarsi in vantaggio per 4-1. Mina non molla, ma in campo la differenza nella forza e nella resistenza è ben visibile. Il francese lotta su ogni palla, cercando di rompere il gioco dello spagnolo, conquista il 5-2 ma deve poi arrendersi alla superiorità dell’avversario.

Tenuta. Forte probabilmente degli ultimi scambi il francese apre il secondo set facendo suo il primo punto. Nadal fatica un po’ a rientrare, ma palla dopo palla prima pareggia i conti e porta a casa anche il primo break del secondo game che gli spiana la via nella seconda frazione fino al 5-1. Mina riesce poi a mantenere il servizio sul 5-2, ma nonostante una bella resistenza anche il secondo gioco si chiude sul 6-2.

Un film già visto. Copione simile nel terzo set, anche se inizialmente il confronto sembra più equilibrato. Il francese tenta di non perdere il filo del gioco fino al 3-2 per lo spagnolo, quando deve chiamare in campo il fisioterapista per un problema alla schiena. Tornati in campo il resto dei giochi sono una pura formalità, e agevolmente Nadal chiude il match portando a casa il terzo 6-2 che gli consegna le chiavi del secondo turno.

Sul limite. Sul Philippe Chatrier l’ultimo incontro della giornata ha visto opposti l’australiano Leyton Hewitt, che si è guadagnato l’accesso al secondo turno, e il francese Jeremy Chardy. Partita in tre set un po’ nervosa, ma sostenuta da un tifo ‘caloroso’ sugli spalti. Primo set combattuto con un solo break portato a casa dall’australiano, un doppio fallo a testa, due ace per Hewitt e tre per Chardy. Il secondo set invece, chiuso sul punteggio di 6-0, è stato un monologo dell’australiano che ha fatto sue tre palle break su quattro. Infine, nel terzo parziale finito sul limite della pioggia, l’aussie ha faticato di più, ma si è imposto con lo score di 6-4.

Tre set per tutti, o quasi. Nelle altre partite del primo turno vittorie facili per gli spagnoli sui campi 1 e 2: Juan Carlos Ferrero s’impone sull’uruguaiano Pablo Cuevas per 6-4,6-3,6-1; mentre David Ferrer passa il turno agevolmente con il risultato di 6-1,6-3,6-1 sul francese David Guez. Il tedesco Philipp Kohlschreiber vince sullo slovacco Karol Beck 7-6 (7), 6-1, 6-1, mentre lo sloveno Blaz Kavcic passa il turno, complice il ritiro dell’argentino Eduardo Schwank, con il punteggio di 6-3, 3-6, 7-5, 4-0 rit. Lo spagnolo Pere batte invece il francese Marc Gicquel in quattro set con il risultato di 6-3, 6-2, 7-6 (5), mentre l’uzbeko Denis Istomin porta a casa la partita battendo il tedesco Benjamin Becker per 7-5, 7-5, 6-3.

Cinque lunghi set. Mezza maratona tra l’argentino Horacio Zeballos e l’austriaco Martin Fischer: il primo stacca il biglietto per il secondo turno con il punteggio di 7-6 (6), 6-7 (8), 1-6, 6-4, 8-6.