lunedì 5 novembre 2007

Concertazione, antichità e infrastrutture: il futuro di Agrigento

AGRIGENTO - Agrigento e la sua provincia si rinnovano. Un restayling che parte dall'antico, con uno specifico programma per la Valle dei Templi, ma che fa leva sulla concertazione degli attori in campo e sulle nuove tecnologie. Un modello di sviluppo che vuole concentrare l'attività d'integrazione tra le varie realtà presenti sul territorio, appartenenti al Pit 34, attraverso la ricerca di un'offerta globale e di qualità.
Luogo d’incontro è la rete dove con il sito www.valledeitempli.it sarà possibile l’aggregazione delle risorse dei comuni del comprensorio, così da rendere accessibili ai turisti notizie e curiosità sulle possibilità che la zona può offrire. "Quello che è mancato fino ad ora - ha affermato Paolo Minacori, assessore ai beni culturali e per il turismo - è stata una sinergia tra la valle e il territorio. I dati parlano chiaro: la media dei pernottamenti in città si aggira attorno all'1,3% e ben il 70% delle persone che visita il comprensorio lo fa esclusivamente per i templi. Questa è la realtà da cui partiamo ma che nei prossimi due, massimo tre, anni vorremmo ribaltare. Abbiamo dei progetti sia a medio che a lungo termine: i primi riguardano i trasporti, la locazione e la viabilità, integrati ad una serie di progetti culturali; mentre per il lungo periodo prevediamo un piano strategico per la città, un piano per il parco, un allargamento, a livello regionale, dei progetti di viabilità e naturalmente la prosecuzione degli obiettivi di medio termine". Si tratta di una politica che si concentra molto sulla formazione al territorio e che nasce con la nuova giunta comunale in carica dallo scorso giugno, i cui obiettivi, tra gli altri, sono il decentramento culturale e la riscoperta delle radici siciliane: "abbiamo trovato una situazione economica difficile da gestire - ha aggiunto il neo sindaco Marco Zambuto - ma abbiamo a disposizione un patrimonio culturale e naturale ancora tutto da scoprire. E' però necessario fare sistema coinvolgendo anche i privati - in particolare per la gestione del Palacongressi (il più grande del sud Italia, dopo Napoli) e per lo sviluppo del segmento del turismo congressuale - in un percorso di crescita che faccia partecipe tutti i comuni del comprensorio. Inoltre, l'adozione del nuovo piano regolatore, la cui assenza ha immobilizzato la città per 32 anni, ci permetterà ora di lavorare anche per la riqualificazione del nostro centro storico". Tra i numerosi eventi culturali in programma ampio è lo spazio dedicato agli artisti del territorio. Attualmente in programma la mostra "Poliorama Pittoresco: dipinti e disegni dell'ottocento siciliano", che, fino al 28 febbraio presso le Fabbriche Chiaramontane ad Agrigento, oltre ai maestri della pittura isolana, riporta alla luce tele inedite appartenenti a diverse collezioni private. Un’altra mostra, attualmente visibile nel monastero di Santo Spirito, rende omaggio all’arte del pittore Francesco Lojacono con i quadri appartenenti alla collezione Sinatra. Nel calendario eventi da ricordare sono inoltre: la Sagra del Mandorlo in Fiore, all’inizio della stagione primaverile, la Settimana Pirandelliana ad Agosto, il Carnevale Aragonese e una serie di feste religiose come quella di San Calogero strettamente legata alle tradizioni contadine. “Fino ad ora è mancata un’offerta adeguata del territorio – ha suggerito Gaetano Pendolino, Presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi - anche perché nessun tour operator ha proposto un “prodotto Agrigento”. Adesso si nota invece una presa di coscienza e noi, con la nostra riserva naturale, la nascita di tre parchi letterari e l’allargamento della zona archeologica, siamo pronti a fornire sostegno a chi vorrà proporre il nostro territorio”.